Un’altra polemica sulla Rai, stavolta per la mancata presenza di Antonio Scurati nel corso di una puntata di Che Sarà. Il giornalista e scrittore avrebbe dovuto fare un monologo sul 25 aprile che poi Giorgia Meloni ha pubblicato sui suoi profili.
Nel monologo Scurati scrive che la premier Meloni «si è pervicacemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza: ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime (la persecuzione degli ebrei) senza mai ripudiare nel suo insieme l’esperienza fascista, ha scaricato sui soli nazisti le stragi compiute con la complicità dei fascisti repubblichini, infine ha disconosciuto il ruolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana (fino al punto di non nominare mai la parola “antifascismo” in occasione del 25 aprile 2023)».
Questo sulla TV pubblica.
Poi l’azienda replica attraverso il direttore dell’Approfondimento Rai, Paolo Corsini: «Nessuna censura. La partecipazione dello scrittore Antonio Scurati alla trasmissione Che sarà…, condotta da Serena Bortone, non è mai stata messa in discussione». Poi aggiunge che sono in corso accertamenti «di natura economica e contrattuale».
Insomma, l’ennesima polemica che agita lo spettro del fascismo, su cui però un sindacalista non certo di Destra come Savino Balzano chiosa seccatamente ai microfoni di Francesco Borgonovo: con tutte le emergenze, i precari e i de profundiis della nostra società, sicuri che avevamo bisogno di una polemica così?
Qual è il vero Fascismo?
“Abbiamo dei sacerdoti del politicamente corretto, che tra i temi della loro catechesi propongono quello dell’antifascismo: totalmente anacronistico. Lo provano a sovrapporre all’attuale Governo di Destra, fornendolo all’opinione pubblica minoritaria e lobotomizzata. La maggioranza della Stampa e l’informazione è al servizio del politicamente corretto. Questa manovra serve a non fare emergere quelli che sono i problemi reali del Paese e a non far vedere i veri fascismi. Perché il fascismo vero esiste davvero: per esempio quando massacrano i portuali perché non vogliono vaccinarsi e non vogliono il Green Pass” dice Savino Balzano.
“O ancora, se si muovono delle critiche all’Ucraina e si finisce in prima pagina del Corriere della Sera: questo non è fascismo? I tagli alla sanità, la precarietà, impoverire le persone, questo è antifascismo? Basta cantare Bella Ciao, per sentirsi a posto con la coscienza? Io parlo da oppositore perché non mi piace questo Governo: ma si tratta di onestà intellettuale. Quindi Giorgia, mandalo in onda quel discorso, fai in modo che venga mandato in onda a reti unificate e le vincerai le elezioni europee, perché la gente è davvero stufa di tutta questa banalità“.
La censura a corrente alternata
“È difficile che troverete qualcuno che venga censurato perché ritiene che Zelensky sia l’eroe del nostro secolo, è difficile che uno che ritiene che il Green Pass abbia salvato il nostro Paese venga censurato. È molto difficile che qualcuno ritenga che Israele stia solo reagendo a quello che è accaduto il 7 Ottobre“.