Oggi parliamo di sanità. L’analisi della Corte dei Conti sottolinea che, nonostante la spesa pubblica italiana per la sanità sia di 131 miliardi di euro, nettamente inferiore a quella di paesi come Germania, Francia e Regno Unito, l’Italia investe il 6,8% del PIL contro il 9-10% che investono gli altri Paesi nella sanità.
Tra il 2016 e 2022 l’Italia ha avuto la crescita economica più modesta in Europa, con una spesa sanitaria che aumenta meno del PIL. Gli italiani pagano personalmente il 21,4% delle spese sanitarie ben oltre la media europea. Quindi tutte quelle favole del bengò d’italiano sono tutte stupidaggini.
Nonostante ciò il sistema sanitario italiano mantiene una qualità superiore alla media OCSE, che però è la media dei paesi industrializzati, con tassi di mortalità prevenibile e trattabile, inferiori e una qualità dell’assistenza primaria che viene giudicata da un’indagine internazionale accettabile.
Tuttavia rimangono delle sfide significative come il consumo eccessivo di antibiotici, tasse di mortalità per inquinamento, carenze di risorse umane e strutturali nella sanità. L’analisi dimostra che nonostante le difficoltà finanziarie e strutturali, il sistema sanitario italiano continua a fornire ciò, nonostante risultati soddisfacenti.
I governi italiani negli anni hanno tagliato la spesa per il servizio sanitario nazionale, meno 43 miliardi per la sanità dal 2012 ad oggi, che era già una delle più basse tra i paesi europei.
Il 6,8% del PIL, cioè 3.255 euro pro capite, contro il 10,9% della Germania, che è 6.930 euro pro capite, il 10,3% della Francia, il 9,3% del Regno Unito, il 7,3% della Spagna. Insomma, siamo quelli che spendono di meno nella sanità.
Demolendo il servizio sanitario nazionale, la spesa sanitaria a carico dei cittadini italiani è salita alla cifra drammatica del 21,4%. Infatti, guarda caso, gli ospedali privati sono raddoppiati negli ultimi 10 anni. Questi sono dati pubblicati recentemente sul Sole 24 Ore.
La cosa drammatica è che io vi avevo avvertito: questo tipo di Unione Europea ci avrebbe distrutto. Ci distrugge sostanzialmente per difendere una moneta, per fare gli interessi del grande potere finanziario internazionale, nel senso che si va a tagliare quello che veramente serve ai cittadini, come per esempio la sanità. Buona economia umanistica.
Malvezzi Quotidiani – L’economia umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi