La Juventus si è aggiudicata la quindicesima Coppa Italia della sua storia.
Contro l’Atalanta, gli undici di Massimiliano Allegri hanno sfoderato una prestazione solida, di sacrificio, preservando il vantaggio conquistato da Dusan Vlahovic. Attorno al successo della vecchia signora, però, si aggira più di qualche alone di polemica. Complice il probabile addio di Allegri e gli atteggiamenti del tecnico livornese durante i festeggiamenti (vedi il siparietto nei confronti di Giuntoli), la vittoria dei bianconeri è stata eclissata. Dei quindici punti racimolati in quindici partite del girone di ritorno, la gran parte delle responsabilità sono state attribuite ad Allegri e, con tutta probabilità, non basterà una Coppa Italia riportata a Torino a cambiare il destino ormai segnato dell’attuale tecnico bianconero. Il dibattito serrato sul rendimento della Juventus e sul suo timoniere tiene impegnati social e stampa da tempo e non sembra ci sia alcuna intenzione di interromperlo.
Secondo Sandro Sabatini, però. le critiche mosse nei confronti di Massimiliano Allegri hanno superato il limite: “Non difendo Allegri, lo direi per qualsiasi allenatore. Accusare un allenatore di non giocare a calcio è come accusare un professore di italiano di non sapere l’alfabeto. Accusare un allenatore di non valorizzare i talenti vuol dire accusarlo di peggiorare le persone che lavorano con lui. Se usi il termine “rantolo” per definire la sua finale di Coppa Italia alla vigilia, e non lo invento ma l’ho letto su un importante giornale, stai usando una metafora che riporta alla morte, una cosa molto grave, devo continuare? Io credo che con Allegri siano state usate una serie di critiche che hanno oltrepassato la critica giornalistica“
“I social, gli youtuber, gli influencer, hanno contagiato con questi modi di dire e criticare Allegri anche persone che non dovevano permettersi di criticare con dei termini che oltrepassano la critica giornalistica. Alla base c’è una grandissima ipocrisia nei commenti su Allegri, nessuno parla del gioco della Juventus dopo le partite, ma solo dei risultati. Togliamoci un po’ di ipocrisia, giocare bene o male è una valutazione soggettiva che dovrebbe essere fornita in maniera un po’ meno assoluta, aprioristica, dogmatica, come è stata fornita su Allegri“