La Roma si lecca le ferite dopo aver sfiorato l’impresa in terra tedesca. La rimonta con i due gol di Paredes su rigore è stata vanificata da una uscita a vuoto di Svilar nei minuti finali, con Mancini dietro di lui che ha colpito di faccia verso al propria porta sguarnita. Il pareggio ottenuto in seguito al gol dubito nei minuti di recuperò è comunque figlio di una partita di una Roma che fino all’ultimo è stata capace di giocarsi l’accesso in finale con una squadra tutt’oggi imbattuta. Per quel che riguarda l’episodio decisivo della partita Enrico Camelio ha le idee chiare: “Svilar fa una partita da 10, poi Smalling gli sposta il braccio in occasione del gol, tra andate e ritorno il centrale inglese ha fatto disastri con il Leverkusen”.
Gianluca Lengua analizza così la partita: “In 180 minuti dimostrano quanto sia importante avere Una squadra solida e concentrata. Valeva con Mou e vale anche con De Rossi, quest’ultimo ha fatto un percorso straordinario, però manca la squadra. Mancano seconde linee all’altezza. Gioca Karsdorp, Smalling è rimasto fuori sei mesi. La Roma non è nemmeno l’Atalanta, in finale ci sono arrivati con giocatori migliori delle seconde linee della Roma. non dobbiamo farci ingannare dai nomi altisonanti“.
Ferrajolo non ha grandi rimpianti: “I rimpianti ci sono sugli episodi, nel complesso i tedeschi hanno dimostrato di essere più forti. Anche se i tedeschi sbagliano palle gol molto allettanti perché rispetto al calcio che producono tirano poco in porta. Non vogliamo dare un alibi a tutti ma la Roma non ha la rosa per le tre competizioni“.