“Discuti su Gaza? Prima prendi le distanze da Hamas”.
E’ più o meno quello che accade sempre quando si parla di Gaza: dì se sei bianco o nero, dichiarati. E’ il risultato di una polarizzazione dell’informazione cha ha reso bivalenti tutti gli informati. O quasi.
Come se non si potesse essere distanti da Hamas e dai metodi promossi dal governo Palestinese, costati la vita a migliaia tra donne e bambini. E’ la guerra? Lo stesso potrebbero dire i terroristi di Gaza, ma così non è. Lo sa anche il governo statunitense, persino nella sua frangia democratica, che così non si perde la guerra ma la faccia sì.
Più volte Biden ha mostrato espressamente remore nell’approvare la politica di Netanyahu, come fa notare il sindacalista Savino Balzano da Francesco Borgonovo: “Considero Netanyahu un criminale per quello che sta facendo a Israele“.
“Netanyahu sta isolando Israele dal mondo con la sua politica. Ecco perché lo odio“. Poi arriva un messaggio: “Prendi le distanze da Hamas”. E qui scatta il discorso sulle priorità, che il più delle volte sfuggono: “Ma voi credete che quei bambini a Gaza vogliano tutto questo? Che siano dalla parte di Hamas? Usate un po’ di logica!“.
Ascoltate il botta e risposta con gli ascoltatori a “Punto e Accapo”.
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