Moltissime famiglie hanno rilasciato delle testimonianze a dir poco inquietanti su quanto accaduto all’epoca della pandemia. In base alle dichiarazioni, prima del ricovero in ospedale i loro parenti avevano effettuato un tampone da Covid risultato negativo. Nonostante ciò i parenti delle vittime, hanno affermato che i pazienti fossero stati ricoverati comunque in terapia intensiva. Poi sono emerse le note intercettazioni contenute nelle carte della Procura di Bergamo e relative ai primi giorni del 2020. “Perché non è stato fatto nulla per fermare tutta questa storia? Perché noi lo veniamo a sapere oggi? Sui giornali non si parla del fatto che ci sono stati dei dati manipolati così facilmente. Sembra che tutti quanti potessero accedere a quei dati, il Presidente, il Vicepresidente, tutti”. E in effetti quanto dedotto dalla Guardia di Finanza nel caso Toti sembra testimoniare tutto ciò: è probabile che i dati, nel caso ligure, siano stati manipolati.
Ora però si dovrebbe avere il coraggio di scoprire ben altro: “Noi cittadini vogliamo sapere chi è che ha divulgato quella disposizione a dire ormai di tutti, dannosissima e assassina”, commenta Fabio Duranti, “perché è fondamentale per la tenuta della democrazia. Deve esserci un funzionario, non si è scritta da sola al Ministero. In un paese civile si fanno le inchieste e si trovano dei riscontri, si rinvia a giudizio le persone incriminate e si fa un processo”.
Infatti secondo il docente di comunicazione sociale Alberto Contri, soltanto ora e dopo bene quattro anni, stiamo pian piano scoprendo che i bollettini sono stati manipolati, e che tutti i morti non sono morti di Covid. “Qualunque paziente anziano morisse, veniva schedato come morto di Covid. Piccolo particolare, ho letto l’altro ieri che gli ospedali vengono rimborsati a seconda delle patologie che curano. Allora se un paziente normale viene ricoverato per polmonite, l’ospedale riceve 900 euro al giorno. Per un paziente ricoverato in terapia intensiva per Covid, si tratta di 9.226 euro. Allora si capisce già perché gli ospedali si affrettavano ad attribuire Covid a destra manca”.
Tutto ciò fa il paio con un altra notizia: recentemente Il Dottor Donzelli, a capo del comitato medico-scientifico indipendente, è stato ricevuto dal Professor Vaio dello Spallanzani, il nuovo responsabile del Ministero della Salute per la Prevenzione. Donzelli si è recato li per smontare niente di meno che un piano pandemico italiano. “Molto peggio di quello dell’OMS, ma che è stato predisposto dai funzionari fedeli a Speranza che sono ancora lì. Questo è molto importante perché vuol dire che innanzitutto che abbiamo sventato una minaccia terribile e che contemporaneamente stiamo collaborando per cercare di opporci al piano dell’OMS. Ma nei Ministeri ci sono i funzionari di prima. E quindi bisogna stare attenti”.
L’intervento a ‘Un Giorno Speciale’ | 15 maggio 2024