La fine del mercato tutelato dell’energia è alle porte: quest’anno cambieranno diverse cose per il mercato e i consumatori. Dal Luglio del 2024 si dovrebbe passare al mercato libero per tutti. Se ne vociferava ormai da anni ma finalmente la decisione è stata presa, a causa della forte spinta dell’Unione Europa. Ma a cosa porterà realmente questa decisione? Che impatto avrà sull’economia italiana? Secondo Fabio Duranti l’energia non dovrebbe venire gestita dai privati: “Ci sono società che portano utili incredibili, che fanno guadagnare i privati sulla base delle esigenze necessarie dei cittadini”. Una dinamica che nel resto dell’Europa non accade, ma in Italia si. “Nei paesi dove l’energia non viene gestita dai privati, la gente può permettersi ancora di crescere, di fare impresa e di vivere una vita sociale normale, pagando le bollette adeguate ai propri guadagni”.
In Italia, moltissime aziende e acciaierie sono state trasferite all’estero, perché nel nostro Paese i costi sono insostenibili. Le tasse sono troppo alte e scoraggiano gli imprenditori nel fare impresa. In questo modo però come afferma Duranti, “abbiamo perso tantissime delle nostre eccellenze. La fine del mercato tutelato è di una gravità eccezionale. Se la gente scappa all’estero, si crea una concorrenza interna favorita dagli obblighi della Comunità Europea anche nei nostri confronti”. Una situazione molto diversa da quella degli anni passati, considerando che al tempo Enrico Mattei aveva creato ENI per difendere gli interessi degli italiani. Di conseguenza, per non far pagare un costo troppo elevato dell’energia ai propri concittadini. “Invece guardiamo adesso, l’ENI fa degli utili enormi che poi vanno a finire a degli azionisti che hanno il conto corrente nei paradisi fiscali. L’Italia è fatta per l’interesse degli azionisti di maggioranza e delle grandi aziende private” afferma il Giornalista di Terremoto Politico, Gianluca Borrelli. Infatti aggiunge Duranti, quando Eni nel 2021, fece 7 mld di utili, li fece aumentando le bollette agli italiani.
Il problema più grande secondo Borrelli, è che la stragrande maggioranza delle persone non è cosciente che il potere non sta rispettando le esigenze nazionali. La gente non vede realmente che anche il governo sembra agire nell’interesse dei pochi, e il giornalista ironicamente, afferma che a questo punto dovrebbe essere cambiata anche la Costituzione. Giusto per essere onesti. “L’interesse di quei pochi, che nemmeno hanno la residenza in Italia e che forse non pagano nemmeno le tasse” conclude Duranti.