«Il problema qual è stato… che io avevo già truccato, lui li ha presi, li ha riaumentati… quando me li ha rimandati. Ho guardato e gli ho scritto: “Ma c… Presidente, ma sono fuori…”. Ha detto: “Ma no, li ho un po’ aumentati”. “Ma l’avevo già fatto io” gli ho detto. “C… dimmelo che l’hai già fatto te…”».
A parlare è Maurizio Caviglia, segretario generale della Camera di commercio di Genova. Dall’altra parte c’è Matteo Cozzani, capo di gabinetto della giunta della Liguria. E’ il 24 marzo 2021, e Caviglia non sa di essere intercettato: quando dice “li ha riaumentati” si riferisce ai dati Covid, da spedire al Commissario Straordinario per la fornitura di vaccini.
«Appare plausibile ipotizzare che i dati sono stati oggetto di manipolazione», deducono i finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria; così nasce il nuovo filone dell’inchiesta Toti.
Una vicenda che getta altre ombre plumbee sul governatore, ma anche sulla gestione della pandemia, su cui pare ogni giorno di più esserci stata la manina di interessi ben lungi dalla trasparenza e dalla salute pubblica.
«Mi potresti mica dare le coperture vaccinali che abbiamo girato con tanta sagacia e precisione ieri pomeriggio?».
«Quelle che abbiamo mandato improvvidamente a Figliuolo?».
«Esattamente, quel calcolo altissimo… (dice ridendo) ».
«Ieri uno scagnozzo di Figliuolo mi ha detto che gli abbiamo girato dei dati che non erano allineati con quelli che avevamo mandato».
«Sì perché … dobbiamo sempre stare attenti a essere allineati».
Ancora virgolettati di Cozzani, stavolta a colloquio con Filippo Ansaldi e Barbara Rebesco, uno plenipotenziario dell’agenzia regionale della sanità, l’altra direttrice delle politiche per il farmaco.
Sintesi di come quei numeri siano stati manipolati apertamente per cercare probabilmente di ottenere rapidamente le forniture dei sieri. A prima battuta è questa la pista che seguono le autorità giudiziarie: la struttura di Figliuolo fa sapere di aver comunque deciso le forniture su altre basi, attenuando il possibile danno dei dati gonfiati. Chissà se questi dati sono giunti in qualche modo anche in TV e nei canali informativi.
A “Punto e Accapo” commentano la notizia Savino Balzano, sindacalista e saggista e il presidente dell’associazione “Popolo Veneto” Vito Comencini.