Come sarà il futuro? Una teoria ce l’ha Aleksandr Dugin.
Il filosofo russo è stato recentemente intervistato dal giornalista statunitense Tucker Carlson, già noto per aver “chiacchierato” con Vladimir Putin. Il mainstream, e le tragedie, si sono abbattuti negli ultimi anni contro il filosofo. Innanzitutto, Dugin non è mai stato molto gradito dall’Occidente, tanto da essere “fermato” più volte. In un caso c’entrò proprio l’Italia: nel 2019 l’università di Messina avrebbe dovuto ospitarlo, ma è stato poi licenziato con l’accusa di “fascismo”. In quel caso i principali organi d’informazione non si fecero troppi pensieri a chiamarlo “filosofo filo-nazista”. Poi scoppia la guerra in Ucraina, e Dugin perde la figlia Darya Dugina in un attentato nell’agosto del 2022.
L’intelligence USA ritenne che i responsabili fossero gli ucraini.
Tornando all’intervista di Carlson, il filosofo ripercorre ciò che potrebbe portare l’Occidente nel baratro.
Valori e norme sociali i principali elementi mancanti o non adatti secondo Dugin.
Ciò che sarà il prossimo futuro, di conseguenza, non può essere che “nero”, “come nei film fantascientifici americani”.
Qui un pezzo dell’intervista sottotitolata in italiano.
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