Tirano forti venti di guerra in Europa, soprattutto dopo le dichiarazioni di Jens Stoltenberg.
Se fino a ora il focus geopolitico si è posato su Gaza, adesso tocca, di nuovo, preoccuparsi di ciò che succede tra Russia e Ucraina.
Il segretario generale della NATO ha infatti appesantito il clima bellico annunciando un cruciale cambiamento di posizioni.
“Penso sia giunto il tempo per gli alleati della Nato di eliminare molte delle restrizioni imposte sull’uso delle armi donate all’Ucraina”, dice al The Economist. “Negare all’Ucraina la possibilità di usare queste armi contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo renderebbe molto difficile per loro difendersi”. Via così il divieto di colpire obiettivi militari russi in territorio nemico. Ora, se ciò dovesse avvenire nella pratica, il rischio escalation si farebbe molto serio, come se la situazione prettamente militare non lo fosse già abbastanza.
A parlarne da Tucker Carlson è Erik Prince, ex ufficiale della Marina statunitense (Navy Seal) e fondatore della Blackwater, compagnia militare privata.
“I campi si stanno asciugando“, dice al noto giornalista che intervistò Putin.
E questa non sarebbe una buona notizia per gli ucraini. Difatti, spiega Prince, un terreno non fangoso e difficile da praticare darà più spazio di manovra ai carri armati russi. Motivo per cui “sarà un’estate molto positiva per la Russia. Con l’arrivo di giugno si aprirà la partita“.
Che sia l’anticipazione di un’altra data oscura della storia?
Qui l’intervista sottotitolata in italiano.
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