Anthony Fauci nei guai?
Per ora pare esserlo il suo braccio destro, il dottor David Morens del National Institutes of Health, di cui Fauci è stato direttore durante il Covid. Quest’ultimo ricoprì un ruolo centrale nella lotta alla pandemia: fermo sostenitore di lockdown e mascherine, non andava d’amore e d’accordo con l’amministrazione Trump. Ebbene dopo qualche anno dalla fine del Covid, anche negli Stati Uniti, come in altri paesi, va in azione una Commissione per indagare su quanto accaduto tra il 2020 e il 2022. Proprio nell’ultimo mese, sono state interrogate varie personalità informate sulla pandemia. Tra queste c’è anche il dott. Morens. La Select Subcommittee on the Coronavirus Pandemic lo ha interrogato.
Proprio come nell’occasione dei cosiddetti “Aifaleaks” scoperti da Mario Giordano, sono state scovate mail interne all’agenzia governativa statunitense che fanno emergere leciti dubbi. Il dott. Morens, preso a esempio, viene accusato di aver cancellato importanti informazioni sul Covid e sulla sua origine: le informazioni su quanto successo a Wuhan. Questo emerge dalle mail rese pubbliche.
Si parla nelle conversazioni tra dipendenti di vie “segrete” di comunicazione tra loro e Fauci. O anche tra Fauci e EcoHealth Alliance, agenzia che avrebbe finanziato la ricerca sui virus con gain-of-function a Wuhan. Oppure viene dato l’ordine di inviare comunicazioni esclusivamente verso la mail personale proprio di Morens. Questo perché tra i dipendenti sarebbe scoppiata la paura del FOIA (Freedom of Information Act), ovvero la legge sulla libertà d’informazione. Diffusa in oltre 100 paesi al mondo, è la normativa che garantisce a chiunque il diritto di accesso alle informazioni detenute dalle pubbliche amministrazioni. Paura che si scoprisse qualcosa di troppo delicato?
Il dott. Morens nelle mail incriminate dice di aver imparato qualche “trucchetto” per aggirare il FOIA.
“Basta cancellare tutte le e-mail quando capite che il tema inizia a farsi delicato“.
Qui l’interrogatorio sottotitolato in italiano.
Home Video