Sembra una maledizione: la Viola sale a quota tre finali perse su tre giocate negli ultimi anni.
Nei giorni di vigilia della finale contro l’Olympiakos, i pronostici davano per favorita la Fiorentina, ma le aspettative sono state deluse. Ad Atene è andata in scena non la migliore delle prestazioni degli uomini di Vincenzo italiano, complice un avversario ostico e disposto sul rettangolo di gioco a ranghi serrati. Nei novanta regolamentari nessun sussulto particolare, ci sono voluti 116 minuti per decidere le sorti del match. La firma per i greci dell’Olympiakos l’ha messa un fino ad all’ora innocuo El Kaabi.
Sandro Sabatini ha commentato ai microfoni di Radio Radio Mattino Sport e News la disfatta della Viola: “Se dobbiamo fare un resoconto di queste tre finali, quella che la Fiorentina ha giocato meglio, paradossalmente, è quella contro l’Inter. In quell’occasione meritava di andare almeno ai supplementari, se non di vincerla, negli ultimi dieci minuti ci fu un assedio e Jovic sbagliò due gol. Per quanto riguarda quella di ieri, è stata una partita troppo brutta per darne un giudizio critico“
“E’ stata una partita senza senso” continua Sabatini “In Italiano ho visto la voglia di non cambiare proprio nulla. Belotti titolare per 65 minuti, Arthur titolare per 70 minuti. Ho visto delle mosse che non avevano come obiettivo quello di andare a vincere una finale del genere. Quello di ieri sera è stato un passo d’addio di Vincenzo Italiano senza alcun tentativo di sorprendere, neanche ai supplementari”