Ilaria Salis ha ottenuto gli arresti domiciliari in Ungheria. La donna italiana potrà restare fuori dal carcere in attesa del processo. Lo scenario che potrebbe profilarsi, vista la sua candidatura alle europee con Alleanza Verdi Sinistra potrebbe anche essere quella, in caso di elezione, di ottenimento dell’immunità parlamentare. Francesco Borgonovo nel suo “Punto e Accapo” ha detto la sua sul caso: “Dopo settimane, anzi mesi in cui ci hanno detto, vedete, il governo fascista di Orban che nega i diritti civili, adesso scopriamo invece che Ilaria Salis, e me ne compiaccio per lei e per tutti noi, sono felice che succeda, può andare agli arresti domiciliari e non è che l’ha deciso un giudice italiano, l’ha deciso un giudice ungherese. Forse abbiamo leggermente sopravvalutato tutta la questione oppure c’è andata comunque troppo tardi?”.
La domanda è rivolta a Carlotta Chiaraluce: “Mi viene da dire che Fratoianni non so cosa racconterà durante la campagna elettorale in questo mese, perché era improntata tutta sui diritti non riconosciuti alla Salis. Il problema delle carceri noi l’abbiamo in Italia, e su questo non mi sembra che stanno facendo nulla. Ci sono altri candidati in altre liste che si sono sempre esposti per problemi reali che abbiamo qua in Italia.
Per il resto credo che probabilmente la Corte Ungherese si sia fatta due conti, oggettivamente metterla comunque in una situazione di detenzione alternativa non cambiava lo stato di cose. Mi auguro, visto che oggi ci sono tutti i proclami in cui dicono ‘ora serve solo l’elezione’ di Ilaria Salis, che lei comunque rinunci all’immunità parlamentare e si faccia giudicare. Perché se è innocente è giusto che e il processo lo faccia. Il discorso è che una volta che lei viene eletta, se verrà eletta, comunque con l’immunità parlamentare il processo non andrà avanti. Non è proprio il massimo dal punto di vista della giustizia”