Le recenti parole di Max Mariola hanno suscitato scalpore nel mondo della cucina e indignazione sui social. Il noto Chef è stato ospite de La Zanzara su Radio24. Alla domanda di Parenzo, su come mai non esistano abbastanza donne Chef nel mondo della cucina, Mariola ha risposto senza filtri: “Perché è un lavoro molto faticoso. La immagini una mamma che sta lontana dal figlio appena nato per 12, 14 ore?”. Parenzo ha replicato prontamente: “Ma questo vale per tutti i lavori, un’avvocata di grido, una magistrata…”. Ma Mariola ha ribadito che “in cucina, tutte quelle ore, devi essere presente. Ecco perché io in cucina ho prevalentemente uomini”.
Francesco Caselli ha ospitato il noto Chef per chiarire la sua posizione in diretta, a Radio Radio Cafè.
“Io ho mia moglie che ha avuto un figlio, quindi so com’è la situazione: devi far mangiare il bambino. La maggior parte delle donne che troviamo in cucina fanno le pasticcere, cioè lavori meno pesanti. Non è un fatto di sessismo: sono sempre di meno e non è una bugia.
Anche ai miei appelli, quando mi serve personale in cucina, sono poche le donne che si iscrivono al form per mandare curriculum. Sono sempre meno“.
Poi una puntualizzazione: “Le donne le preferisco per precisione e per mano, perché sono più pulite e ordinate. Gli uomini sono sempre un po’ più disordinati”.
Il punto della Chef Barbara Agosti
Per capire il punto di vista femminile, abbiamo intervistato una Chef che in cucina ci lavora 24 ore su 24. Il suo nome è Barbara Agosti. “Beh, è avvilente sentire che questa tematica sia stata trattata in questo modo tra risatine, ammiccamenti e che venga sempre trattata da uomini.
La domanda forse andrebbe fatta direttamente alle donne chef, che sono tante, brave e che sono riuscite a conciliare tante cose, tra cui anche l’essere madri. Sicuramente è un lavoro duro, ma lo è anche per gli uomini. Però a loro non viene mai chiesto, come mai non siano in grado di gestire lavoro, famiglia e spesso anche i figli, perché si dà per scontato che sia di pertinenza delle donne occuparsi di tutto ciò”.
Secondo la Chef l’ambito reale su cui bisognerebbe lavorare è il Welfare. Non solo nel mondo della cucina, ma in ogni ambito lavorativo. Inoltre precisa la Chef, continuando a seguire l’immaginario comune “della donna che se non sta in cucina non può fare altro”, si rischia di finire davvero nella discriminazione.
Il pensiero di Cristina Bowerman
Cristina Bowerman è una chef italiana e Stella Michelin al Glass Hostaria di Roma. Il suo parere è diverso da quello della collega Agosti. Secondo Boweman non ci sarebbero poche donne in cucina ma bensì nell’Alta cucina, e probabilmente ci vorranno ancora molti anni per cambiare questo dato.
“Ci sono pochi Role model che vengono esaltati come quelli maschili e probabilmente quindi c’è meno ispirazione per le donne. Io non credo che sia un fatto relativo alle capacità ma penso che sia un fatto di opportunità. Ancora oggi la nostra società ci pone nelle condizioni di dover scegliere, come invece non avviene in altre nazioni, specialmente nel nord Europa.
“Le donne sono in minoranza in campi che veramente contano, quindi l’approccio non deve essere relativo alla donna chef soltanto, ma in generale alla donna professionista, che ha le stesse capacità, la stessa intelligenza, le stesse abilità di un uomo”