Nuova pandemia: sondaggio svela cosa farebbero gli italiani ▷ Le risposte su vaccini e restrizioni

Finita l’era Covid, sembrano andare verso il loro naturale termine anche le più rigide prese di posizione.
Se è facile constatare quanto il popolo italiano sia frammentato e diviso, è meno facile venire a sapere che una buon pezzo di persone potrebbe aver cambiato idea. In particolare sulle posizioni che hanno scosso il Paese dal 2020 in poi, le posizioni sul Covid e sui vaccini.
Sulle mascherine e sui lockdown. Chi approvava in toto le norme del Governo in carica e chi invece le rigettava.
Ora un nuovo sondaggio del Termometro Politico svela che, alla fine, quando si parla di salute personale anche gli italiani riescano a schiodarsi dalla propria idea. E questo per Fabio Duranti, che commenta in diretta, è un segnale sorprendente sulla faccenda che di più ha fatto litigare anche amici e parenti.

In caso di una nuova pandemia, rifaresti il vaccino?“, recita la domanda rivolta a 4600 intervistati (e chi ne sa qualcosa di statistica, sa anche che non si tratta di un campione irrilevante e non significativo). Il 52,7% “farebbe i vaccini che la comunità scientifica ritenesse necessari”. Un 10,4% solo se imposti da un’autorità tramite obblighi come il Green Pass, e qui è interessante ipotizzare una plausibile influenza sociale che tipicamente rileva come un ordine imposto sia più “accettabile” per chi lo riceve. Poi la sorpresa: il 22,9% ha fatto il vaccino, ma non lo rifarebbe in futuro. Il 9,2% del totale non lo ha fatto e non lo rifarebbe. Quasi nessuno, il 0,5%, non lo ha fatto e lo farebbe in una nuova pandemia. Esiti molto differenti da quanto raccontato negli ultimi anni da esperti e non, che riportavano una fiducia generale sul vaccino di un presunto 90%.

Gianluca Borrelli, fondatore del Termometro Politico, ha presentato e approfondito in diretta il sondaggio, concentrandosi anche su chi invece non ha cambiato idea tra chi ha ricevuto il vaccino anti Covid.
Proprio sulla riga di quell’influenza dell’autorità sulla società, “c’è gente che non vuole la verità, vuole essere rassicurato e basta: vuole solo eseguire gli ordini. A queste persone non interessa indagare la verità, interessa seguire l’autorità. Pensano che la verità discenda dall’autorità e non viceversa, loro vogliono sentirsi dire dall’autorità che cosa devono fare, perché sono così: perché questa parte di popolazione ha bisogno di essere rassicurata e guidata“.