“Non è andato tutto bene”. A Paolo Cassina, regista ventennale, piace toccare nel vivo quando agisce. Da sempre appassionato di inchieste e documentari, Cassina è un navigato esperto nel mondo della comunicazione audiovisiva, e stavolta torna con un tour in tutta Italia con un tema che in molti non hanno ancora il coraggio di trattare in questo modo: i tre anni di pandemia.
Raccontati ancora da gran parte della narrazione mediatica come anni preda di cause di forza maggiore, trovano però sempre più raffronti su quanto di poco trasparente ci sia stato nella gestione del virus e delle libertà.
Dagli obblighi al lockdown, passando per i movimenti di protesta, il docufilm in presentazione in questi giorni, è stato realizzato con la consulenza giornalistica di tre professioniste navigate come Angela Camuso, Marianna Camè e Tiziana Alterio.
Un’iniziativa che richiede una dose non indifferente di ricerca della verità e anche di coraggio. Questo perché nel caso di “invisibili”, altro docufilm focalizzato sulle vittime degli effetti avversi da vaccino, Cassina ha denunciato più volte “tentativi di censura dal mondo politico e da alcuni medici”.
Linfa e ragione per cui “Non è andato tutto bene” troverà spazio in grandi città come Roma, Parma, Aosta, Livorno e Como, ma le date del tour abbracciano tanti altri centri e borghi sparsi per la penisola.
Un giro promozionale che terminerà il 30 maggio in prima battuta, ma che di certo non si fermerà come la ricerca della verità.
Nel video la presentazione del regista Paolo Cassina a ‘Un Giorno Speciale’ | 15 maggio 2024
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