Dialogo sul Premierato: su tutti i giornali troviamo l’appello di Liliana Segre che boccia la Riforma Casellati al Senato, a gran voce dichiara infatti che “L’Italia sta diventando un’autocrazia e non posso stare zitta”.
Francesco Borgonovo ha intervistato sul tema Alfio Krancic, disegnatore italiano, e Alessandro Rico, Giornalista de La Verità. Il primo ha dichiarato: “Mi ricordo i vari presidenti che erano soprannominati ‘notai’, non facevano altro che mettere la firma a leggi e varie. Da Ciampi in po’ sono diventati interventisti, la cosa più eclatante è stato quello di nominare Savona ministro dell’economia durante il governo giallo-verde. Adesso qual è il problema? Sono i Presidenti della Repubblica che hanno debordato dalle loro funzioni”.
La riforma si presenta con pro e contro, e si percepisce in egual modo un bisogno di ridimensionamento equilibrato tra la politica e la figura del Presidente della Repubblica.
Rico, Giornalista de La Verità aggiunge: “Non si chiamerebbe premierato se lasciasse invariato le funzioni del presidente della repubblica, credo che la meloni contasse sul fatto che l’entrata in vigore della riforma ( se dovesse riuscire a farla passare) non toccherebbe la figura di Mattarella ma un suo successore. sperava di non avere l’opposizione di Mattarella. sono d’accordo sull’imporre argine alla figura del presidente ma inserisco un elemento di controcampo: è vero che i presidenti si sono comportati da sovrani prendendo decisioni e imponendole scavalcando a volte la dialettica politica ma è vero che se lo hanno fatto è perché alla base abbiamo avuto una politica inconcludente.
Ricordiamo che nel 2013 non ci si riusciva a mettere d’accordo sullo stesso Presidente, la politica era bloccata. Forse allora la coalizione di centro-destra non era pronta. Il Presidente fa il sovrano perché supplice alle funzioni in cui la politica ha abdicato, una politica debole rende più forte un Presidente”.
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