“Pagata per non abortire”: l’accusa in prima pagina su Repubblica ▷ Pro Vita replica in diretta

Sulla prima pagina di Repubblica è apparso recentemente questo titolo che diceva, con grande scandalo, che in un ospedale di Genova sarebbe andata una donna per interrompere la gravidanza. Dei militanti pro life, stando a quanto riporta il quotidiano, le avrebbero offerto 100 Euro per non abortire. Una pagina che ha suscitato grande scandalo: si è tirato in mezzo perfino l’emendamento sul PNRR che permette l’ingresso dei Pro Vita nei consultori (ma poi di fatto non è così) e si sono sprecati i proclami sui prolife e la loro arretratezza.
Ma sarà andata proprio così la vicenda?
Stando a quanto dice Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita e Famiglia Onlus, niente affatto.

Appena ho letto l’articolo di Repubblica sono rimasto molto perplesso dalla descrizione, dalla testimonianza della persona che ha accompagnato questa donna ad abortire e che quindi avrebbe assistito a questo colloquio tra due presunti volontari Pro Vita che avrebbero offerto questi soldi a questa donna per non abortire. Tanto che poi su un articolo sul Secolo XIX è uscita anche la smentita del primario di ginecologia dell’ospedale dove sarebbero accaduti questi fatti, dicendo che è abbastanza surreale perché ci sono delle procedure da seguire, non ci sono volontari di nessun centro Pro Vita all’interno di questo ospedale, quindi sembra una macchinazione, un racconto creato ad arte per continuare ad attaccare questo famoso decreto del PNRR e attaccare Pro Vita, attaccando indirettamente il governo.
Questo perché ha permesso, ricordo, non all’associazione Pro Vita, ma il decreto del PNRR ribadisce un articolo della legge 194, quindi della legge sull’aborto, che permette agli enti del terzo settore di intraprendere delle collaborazioni con i consultori: si parla di enti del terzo settore, quindi tutti i tipi di associazioni possono collaborare su base regionale con i consultori.

Ma la cosa più interessante è che proprio ieri, sul Secolo XIX, è uscita un’altra testimonianza di una rappresentante di associazioni democratiche pro aborto e diceva di aver assistito a un’ulteriore scena in cui a questa donna venivano offerti 80 Euro, al ribasso. Mi sembra una ricostruzione alquanto surreale, veramente surreale
“.

L’intervista ai microfoni di Francesco Borgonovo.