Le recenti notizie sul conflitto tra Russia e Ucraina arrivano da Kharkiv, nel nord-est dell’Ucraina. L’esercito russo ha cominciato una serie di nuove offensive nella regione, ha colpito con bombardamenti e droni e si appresta a conquistare almeno nove centri urbani. Perché i recenti attacchi sono così importanti? Perché la Russia ha aperto un nuovo fronte su territori in cui l’Ucraina deteneva il controllo dal settembre 2022, quando aveva già respinto un’offensiva dell’esercito del Cremlino. Negli ultimi mesi di calma apparente, quella di Kharkiv è sicuramente l’offensiva più violenta e, con tutta probabilità, l’obiettivo è quello di conquistare proprio l’omonima capitale.
Secondo le notizie che arrivano dal fronte, l’esercito russo starebbe ottenendo una serie di importanti vittorie che preoccupano non poco i vertici ucraini. Lo Stato maggiore generale dell’esercito ucraino, Oleksandr Syrsky, ha dichiarato attraverso un comunicato: “Al momento il nemico sta ottenendo una serie di successi tattici, è in corso un peggioramento significativo della situazione nella regione di Kharkiv”
Secondo Savino Balzano “questa situazione era ampiamente prevedibile e fino a qualche tempo fa chi si azzardava a dirlo finiva nelle liste di proscrizione dei giornaloni. Stiamo vivendo oggi gli effetti delle politiche sbagliate nei confronti di questo conflitto, dopo 500-600 mila morti, un paese raso completamente al suolo, un disastro ambientale, il dramma di un popolo decimato. Tutto questo poteva essere evitato ricercando una soluzione alternativa, questo è poco ma sicuro”.
“Un conflitto che fa più di un milione di morti da entrambe le parti, non va dimenticato che anche la Russia è in guerra e conta un numero elevatissimo di morti” aggiunge Vito Comencini, presidente di ‘Popolo Veneto’, “La Russia ha dimostrato di essere un paese forte, in grado di rilanciarsi, alla faccia delle sanzioni arrivate dall’Occidente che non hanno fatto altro che rafforzare il Cremlino e distruggere l’economia Europea”
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