La sanità dovrebbe rientrare all’interno dei servizi essenziali per la tutela della vita. Non dovrebbe essere un lusso per pochi, ma un diritto. Eppure il costo della sanità è aumentato nel tempo, così come i tempi di attesa per prenotare una visita. “Una volta c’erano gli ospedali, erano pubblici, adesso sono aziende sanitarie. Quindi l’azienda, in quanto azienda, deve poi fatturare e se non fattura più di un tot viene chiusa e vengono tolti i medici” esordisce Fabio Duranti. In media un paziente tradizionale all’interno dell’ospedale può arrivare a costare sino a 1000 euro al giorno. Si tratta di cifre folli, che ruotano attorno alle aziende sanitarie che dettano i prezzi.
“Per questo motivo, al tempo della pandemia i medici scrivevano ‘paziente covid’ anche quando non lo era. Per avere 10 volte di più” afferma il Docente di Comunicazione Alberto Contri. Questo è un fatto che già di per sé fa inorridire, e quel che è peggio è che è avvallato da diverse testimonianze. Secondo quando afferma l’ascoltatrice Loredana, suo suocero era morto a Gennaio del 2021 per emorragia celebrale, ma quando andò in ospedale vollero far passare la causa della morte come Covid. Il problema è che il tampone risultò negativo: “Alla fine non sappiamo che cosa è stato scritto sulla cartella, ci siamo abbattuti, incazzati, abbiamo telefonato al direttore sanitario e non c’è stato nulla da fare. L’hanno ficcato in un sacco e non l’abbiamo più visto”.
Le parole dell’ascoltatrice fanno riflettere, e questa è solo una della tante testimonianze in merito a quanto accaduto all’epoca della pandemia. “Qualcuno dovrà spiegare alla gente quanto accaduto, perché il punto è che lo rifaranno”, continua Duranti. “Adesso voi state ballando sul Titanic, non avete ancora capito che accadrà di nuovo”.