Scandalo a fasi alterne sulle uscite di Bergoglio ▷ “Ma non si è contraddetto, come tutti dicono”

Ancora “scandalo” sui social, sempre per una frase che sarebbe uscita dalla bocca di Bergoglio.
Aveva già fatto scalpore la famosa “bandiera bianca” invocata parlando dell’Ucraina: ora il pontefice si fa beccare sulla comunità LGBT.
C’è già troppa frociaggine“, avrebbe dichiarato alla Conferenza episcopale italiana chiedendo di non ammettere seminaristi omosessuali.
Sul web, e non solo, le reazioni negative non si sono fatte attendere, insieme allo sdegno incredulo di chi lo accuserebbe ora di “omofobia”.
Per il saggista Francesco Colafemmina non v’è poi così grande contraddizione nell’uscita del Papa.
Chi conosce il soggetto, con tutta la massima stima nei confronti del pontefice, sa anche che è persona molto fuori dagli schemi“.
Sul tema in sé, invece, basti ricordare che lo scorso novembre, ad esempio, il Vaticano ha aperto le porte al battesimo per i figli di coppie gay, consentendo a trans e gay di fare anche da padrini o madrine.

Anche sul tema però, secondo Colafemmina, non si può propriamente parlare di contraddizione con posizioni precedenti.
A qualcuno può essere sembrata una contraddizione rispetto alle aperture che in questi anni ha sempre fatto nei confronti degli omosessuali. Però bisogna anche comprendere che il Papa si sta rivolgendo ai vescovi e parla dei seminaristi. Ora, un conto è avere una misericordia, nella logica del Papa, aperta a tutti i comportamenti, anche quelli che sono stati nei secoli sanzionati dalla Chiesa.
Un altro conto è pensare di poter avere i seminari pieni soltanto di sacerdoti che hanno una esplicita tendenza omosessuale: questa cosa interroga la Chiesa. Credo sia un’espressione di una preoccupazione relativa al fatto che il sacerdote con il celibato deve esercitare la propria castità, e deve anche essere un uomo completo
“.