Il nuovo Stadio Flaminio è pronto per essere riqualificato. Sono tre le Società in corsa a proporre il progetto: Lazio, Roma Nuoto e Cassa Depositi Prestiti insieme a Credito sportivo. Il Presidente della Lazio, Claudio Lotito sarebbe pronto a spendere ben 250 milioni per costruire la nuova casa della Lazio. Lotito aspirerebbe a rimodernare lo spazio con nuovi posti per i tifosi negozi, ristoranti e un museo dedicato alla storia del Club. L’avvocato Enrico Michetti ha studiato il progetto della Lazio nei dettagli:
“Un progetto che secondo me è il meglio che si potesse fare. Si tratta di un’opera che si basa su un manufatto del 1960. Il progetto è quello di uno Stadio molto arioso e si tratta di un’ariosità che gli Stadi moderni non hanno. Ora come ora è un rudere che il Comune vuole proteggere, un bene storico. L’ingegnere che lo progettò fu Nervi, che fu anche un progettista e si occupò della gestione dei lavori. Oggi, questo manufatto deve avere la sua funzione. Quali sono le criticità? Oggi facciamo quest’opera poggiandola su un telaio del 1960 e la concezione del calcio che c’era a quell’epoca, le esigenze di sicurezza, di accessibilità e di sfruttamento economico non sono le stesse. Le soluzioni urbanistiche praticate un tempo oggi sono cambiate: la Lazio ha fatto un progetto da 10 e lode, ma a condizioni date.
Il punto è che un’opera deve poter respirare e inserirsi armonicamente nel contesto”. Tra i problemi principali secondo l’avvocato è anche il tema dei parcheggi, i cui posti sarebbero già stati prestabiliti all’interno dello spazio. Di conseguenza, non potranno essere costruiti parcheggi nuovi: “Essendo un’opera edilizia non verrà fatta nessuna opera urbanistica per incrementare i parcheggi. Lo Stadio sarà molto bello a vedersi, ma il paradosso è che costa molto più così che rifacendolo da zero.
Per quanto riguarda il tempo necessario alla sua costruzione, secondo l’Avvocato si potrà realizzare all’incirca tra un triennio.