La mossa degli Stati Uniti contro la Cina che potrebbe mettere alla gogna tutta l’Europa

E oggi torniamo a parlare della grande lungimiranza della politica europea che da 30 anni ci ha portato nel baratro.

Gli Stati Uniti hanno innalzato i dazi sulle auto elettriche cinesi al 102,5% e anche su altri merci accusando la Cina di pratiche commerciali scorrette come il furto di proprietà intellettuale, trasferimenti forzati di tecnologia. Oltre alle auto elettriche, i dazi del 25% colpiscono l’alluminio, l’acciaio, i semiconduttori, le batterie, minerali critici, celle solari, gru portuali, prodotti medicali. A questi dazi si aggiungono anche quelli imposti a suo tempo da Trump su circa 300 miliardi di dollari di importazioni.
La Cina ovviamente ha reagito promettendo misure risolute per difendere i propri interessi. La mossa di Biden è evidentemente di tipo elettorale, sostenuta dal sindacato United Auto Workers e da associazioni industriali, ma è criticata da Trump che chiede ulteriori dazi. Insomma, la decisione di Biden potrebbe aumentare le tensioni con la Cina e influire sui prezzi dei materiali critici cruciali per la cosiddetta transizione ecologica.

Voi sapete che io sono molto critico su tutta questa ipocrisia perché ne vedo l’applicazione nelle aziende tutti i giorni. Io sono relatore in convegni in giro per l’Italia in materia di ESG, cioè Environment, Social and Governance, e c’è molta molta retorica e molta ipocrisia in queste cose. Per l’Europa, e in particolare per la Germania, si aprono degli interrogativi su come reagire.
Il blocco finanziario industriale tedesco, che è fortemente legato al mercato cinese, rischia cioè delle conseguenze negative. Scholz ha mostrato scetticismo sul limitare gli Stati Uniti, sottolineando le complesse interazioni economiche tra la Cina e i produttori europei, rendendo la situazione tedesca particolarmente delicata. E’ chiaro un ragionamento che in assenza di barriere doganali simili l’Europa diventerà il ricettacolo del surplus delle merci cinesi che non possono più andare e non potendo andare più sul mercato americano verranno rovesciate in Europa con la carriola devastando ciò che resta di molte aziende europee.

Ecco perché nella mia consulenza quotidiana di ogni giorno di strategia, ieri parlavo con un piccolo imprenditore che apre una panineria nel settore burger, se tu vuoi ragionare di hamburger allora devi anche sapere ragionare di strategia. C’è bisogno a ragionare che tu fai tubi, che tu fai hamburger, che tu fai colza, che tu fai prodotti agricoli, devi sapere fare dei ragionamenti per restare in questo mercato. Chi volesse può trovare informazioni sul sito valeriomalvezzi.it
Io mi rendo sempre più conto del fatto che i politici viaggiano su dimensioni elettorali e propagandistiche parlano di ESG di nuove norme e poi io che tutti i giorni vedo le piccole imprese mi rendo conto della distanza che si sta creando tra i pezzi di carta che chiedono i burocrati e invece quello che chiedono i mercati.

Malvezzi Quotidiani – L’economia umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi