Neppure la terza giornata del Girone E è servita a svellere l’assoluto equilibrio del gruppo a livello di punteggio, con la differenza che i medesimi quattro punti che consentono alla Romania di primeggiare e consegnano il Belgio all’ottavo di finale contro la Francia, spediscono a casa un’Ucraina che contro Lukaku e compagni ha cercato fino alla fine l’episodio propizio. Nonostante gli Onana, i Trossard, i Lukaku e compagnia citando, la manovra belga è parsa macchinosa come in occasione della gara d’esordio, anche se a tratti, sulla scia delle accelerazione di De Bruyne, gli uomini di Tedesco sono riusciti a far emergere, seppur episodicamente, un calcio di qualità.

All’espressione da cerbiatto malinconico di un totem nazionale ucraino come Andrij Sevchenko fa da contraltare il sorriso di Lobotka che prosegue il cammino con la sua Slovacchia, coriacea e scorbutica da affrontare.

In serata, nel Gruppo F, una Georgia affamata di campo e di punti trova un Portogallo decoroso ma compassato, con una veste iniziale titolare e tanti, comprensibili, avvicendamenti in corso d’opera, Ronaldo compreso. Gli ex sovietici brillano dalla cintola in su con Kvaratskhelia, ispirato e subito in gol e con un applauditissimo Chakvetadze, ventiquattrenne del Watford. Nello stesso girone, la Turchia di Vincenzo Montella vince 2 – 1 con la Cechia e si guadagna la seconda piazza; esplode la gioia dei georgiani, i quali al fischio finale dello svizzero Scharer, dopo una prestazione tatticamente impeccabile, fanno la storia della loro federazione, artigliando letteralmente gli ottavi di finale.

Paolo Marcacci