Trump batte Biden nel primo dibattito presidenziale. Il consueto appuntamento che precede le elezioni più importanti al mondo ha chiuso il primo capitolo dei tre previsti con una vittoria schiacciante del candidato repubblicano. Una vittoria per chiaro demerito dell’avversario, che ha inanellato una serie di gaffe, soprattutto non verbali, palesi quando non imbarazzanti.
Uno knock out che fa pensare a una sostituzione in corsa con un altro candidato Dem: perfino i nomi iniziano a girare sul web, da Michelle Obama a Kamala Harris. Fantasia, per ora, ma logica. Perché nonostante le gaffe di Biden (frasi sconclusionate, balbettio, lapsus) anche i limiti di Trump sono chiari. Il tema è che con Biden dall’altra parte, Donald Trump rischia di vincere in modo schiacciante anche i prossimi dibattiti, come paventa il direttore de Il Giornale d’Italia Marco Antonellis.
Qui la sua analisi da Francesco Vergovich:
“Parliamo del livello veramente basso a cui è arrivata la democrazia americana, perché né Biden né Trump sono all’altezza del loro compito. Chiunque vinca sarà un problema per gli Stati Uniti d’America e aggiungo anche per l’Occidente, è inevitabile.
Biden stanco con voce tremante e Trump che continua con i slogan triti e ritriti, slogan che possono servirgli per prendere voti, per catturare l’attenzione, ma non per governare il Paese. Qual è il problema per cui Biden ha perso il confronto e per cui si dice che Trump ha avuto un gradimento del 67%? Beh, perché è venuto fuori un Biden con la voce tremante, un Biden stanco, un Biden vecchio, un Biden acciaccato. Se io fossi stato lo spin doctor non gli avrei mai consigliato di fare un confronto di questo tipo dove inevitabilmente avrebbe perso.
Infatti quando ho saputo, nelle scorse settimane, che si prevedevano addirittura tre incontri, ho detto, beh, questi sono fatti. E i fatti mi hanno dato ragione. Biden purtroppo non è in grado di tenere un dibattito per deficit di attenzione. Adesso i democratici americani tremano perché hanno avuto la plastica sensazione dell’inadeguatezza del loro candidato. Non dovevano assolutamente fargli fare queste tre sfide, anche perché ora ne ha altre due dove può solo peggiorare la situazione“.
Perché non cambiare Biden?
“È un errore strategico da parte degli spin doctor, un errore di comunicazione. Il problema qual è? Non è tanto quello che dice, ma è come le dice che squalifica qualsiasi cosa. Il problema è che appena apre bocca ti rendi conto che hai di fronte un vecchietto e la domanda è come mi posso fidare del fatto che a guidare la prima potenza mondiale ci sia un vecchietto, una persona comunque inadeguata, che dice mezze parole, che non se ne ricorda, insomma questo è il tema.
Non che Trump sia molto più lucido, perché poi pure lui sbaglia nomi, si confonde, prende fischi per fiaschi, quindi anche lui ha la sua bella età. Però rispetto a Biden passa per essere un ragazzino. Come mai la CNN ha fatto il fact-checking delle affermazioni di Biden e lo ha stroncato? Perché evidentemente, come dicevo, nessuno spicca più degli altri.
E’ sintomo della debolezza della democrazia americana. Purtroppo sono due presidenti deboli entrambi“.