Partecipare alla vita politica di un Paese significa anche saper costruire un dibattito politico vivace e costruttivo. In vista delle Elezioni Europee dell’8 e del 9 Giugno, è naturale interrogarsi sull’impatto dell’Unione Europea nelle nostre vite. Il Vice Direttore della Verità, Francesco Borgonovo, specifica che all’interno del dibattito pubblico, nel 2016 era lecito interrogarsi se avrebbe portato più vantaggi o meno restare all’interno dell’UE. “C’è stata un’ondata di sovranismo alcuni anni fa, con l’elezione di Trump, con la Brexit, ma da lì in avanti, nessuno l’ha più messa in discussione. Gli italiani sono molto critici nei confronti dell’UE e fanno bene: visto che stando agli ultimi sondaggi 1/3 della popolazione si è impoverita negli ultimi 15 anni”. I cittadini sono vigili in merito al tema dell’Unione Europea, ma al tempo stesso hanno paura a fare il passo più lungo della gamba. “Perché hanno paura ad andare fino in fondo e si fanno irretire da tutte le sirene della propaganda: che dice che sarà il disastro, che non si potrà più prelevare al Bancomatt. Ma io credo che non siano cose vere.”
La dinamica a cui la propaganda “si ispira” fu il periodo in cui la Gran Bretagna uscì dalla Brexit: “E durante il quale si descriveva il Regno Unito praticamente in ginocchio” commenta il Sindacalista Savino Balzano. “Mi ricordo di aver letto addirittura che gli scaffali dei supermercati si svuotavano. Quando iniziarono i primi pacchetti di sanzioni nei confronti della Russia, il primo effetto fu quello dei supermercati con gli scaffali vuoti“.
Secondo il Sindacalista è un’espressione tutta italiana quella di utilizzare la frase degli scaffali vuoti. Forse perché noi italiani siamo affezionati al cibo, e il riferimento alla pancia vuota spaventa un po’ i nostri connazionali. Ma poi precisa Balzano, alla fine si è scoperto che tutte quelle storie raccontate per suscitarci paura e ansia, erano delle sonore fregnacce che servivano solo a spaventare il lettore.
“Ti dicono che se non fossimo dentro l’UE sarebbe un disastro: è sempre la logica dello spauracchio. L’approccio dell’europeista è il vero approccio complottista. E la prima cosa che mettono in atto è dare agli anti-europeisti dei complottisti.
Ma la verità è che solo chi sostiene l’Europa ha il vero approccio fideistico, perché nonostante fino ad oggi abbia fatto solo danni, loro dicono continuate a prenderci a schiaffi, perché prima o poi diventeranno carezze. Beh, buona fortuna!”