La commissione Covid è stata istituita, ma non parte perché ci sono alcuni deputati e senatori dell’opposizione, che – forse avendo paura – non procedono alla nomina dei loro commissari all’interno della Commissione. La legge prevede che se si apre una Commissione d’inchiesta, all’interno debbono partecipare tutte le forze politiche. Quindi i Presidenti delle Camere e del Senato chiedono ai parlamentari di nominare all’interno di quella Commissione i loro rappresentanti a garanzia.
Cosa sta accadendo quindi? Che si incappa una falla: non c’è scritto qual è il termine massimo per l’inizio dei lavori. L’assist per l’ostruzionismo è servito.
Ma come mai una legge del genere può consentire una storpiatura simile? “Prima si dava fiducia alla rispettabilità degli onorevoli e dei senatori, alla buona fede. Nessuno ha mai pensato di mettere nella legge un termine perentorio per nominare i commissari delle commissioni d’inchiesta perché tutti abbiamo pensato, hanno pensato non ci fosse bisogno. Una commissione d’inchiesta, d’indagine, parlamentare, si attiva se c’è qualcosa da indagare e tutti sono d’accordo nel farlo. Col cavolo!”
L’editoriale di Fabio Duranti.
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