A Torino è tornato un re, anzi, un roi: lo fa per un’iniziativa benefica, la gara benefica di golf “Vialli e Mauro”, ma l’ambiente non ha mai nascosto un desiderio recondito di vedere re Michel alla guida della Juventus. Uno scenario borderline, ora che il club bianconero pare aver riallacciato parzialmente i rapporti con l’establishment UEFA, rientrando nell’Eca: questo perché Platini a Tuttosport non si è risparmiato sul duo Ceferin-Infantino, che senza mezzi termini definisce “il nulla”. Evidentemente una sua presidenza non sarà una pagina del prossimo futuro, quello che riguarderà la ricostruzione targata Elkann.
Una ricostruzione difficile da effettuare, visto il monte stipendi di alcuni calciatori che dovrebbero essere in uscita e le tante figure rimaste sul groppone che a Thiago Motta non saranno funzionali.
Tony Damascelli a ‘Radio Radio lo Sport’ è stato eloquente in proposito:
“Platini piacerebbe molto agli juventini? Sì, gli juventini vivono di nostalgia e purtroppo sono costretti a vivere con una nostalgia canaglia, quella dei contratti stipulati con giocatori e allenatori che hanno affossato il bilancio alla società. Quindi invece di citare per danni solo Allegri, bisogna citare per danni coloro i quali hanno offerto questi contratti.
Quindi Andrea Agnelli, Fabio Paratici, Maurizio Arrivabene, Pavel Nedved. Tutti scomparsi“