Chi lo dice che “Bella ciao” sia esclusiva della sinistra?
È ciò che si chiede il deputato di Forza Italia, Luca Squeri.
Il canto popolare della resistenza italiana ritorna di nuovo al centro del dibattito. Il tutto a causa della baruffa scoppiata recentemente alla Camera tra Leonardo Donno dei Cinque stelle e Igor Iezzi della Lega. Ciò ha portato alla sospensione della seduta e a una polemica generale sulla rissa esplosa in aula. Giusto la mattina seguente l’opposizione ha protestato contro la mancata modifica in verbale del termine ‘disordini’ con ‘aggressione nei confronti del deputato Donno’. Ciò ha portato i deputati dell’opposizione a cantare Bella ciao in segno di dissenso. Squeri, lì presente, non nasconde di averla “canticchiata” anche lui.
“In realtà io stamattina l’ho canticchiata“, dice in diretta durante Lavori in Corso.
“Però ieri è stato molto più bello, perché ieri c’è stato un momento strano, particolare alla Camera.
A un certo punto tutta l’opposizione si è avvolta nella bandiera italiana e allora tutta la maggioranza si è messa a cantare l’Inno di Mameli.
Finito l’Inno, l’opposizione si toglie la bandiera e comincia a ricantarlo. E noi insieme a loro. A un certo punto c’era tutta l’aula che cantava l’Inno di Mameli“. Tornando però su Bella ciao, “è la canzone della libertà di chi combatte contro l’oppressore sia nero ma anche sicuramente rosso“. Ne approfitta poi per intonarne un pezzo ai nostri microfoni.
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