Il Messico ha eletto la prima Presidente donna della sua storia: Claudia Sheinbaum ha stravinto le elezioni. La rappresentante del partito MORENA, erede politica del presidente uscente Andrés Manuel López Obrador, ha battuto con più di trenta punti di distacco l’avversaria Xóchitl Gálvez, appoggiata dai partiti “tradizionali” messicani. “I messicani hanno riconosciuto i risultati, le convinzioni e la volontà del nostro progetto”, ha sottolineato la Sheinbaum nelle sue prime parole pubbliche dopo la chiusura delle urne. Gli oppositori si chiedono se la nuova Presidente riuscirà a staccarsi dall’ombra del suo predecessore, tra i principali artefici del suo successo.
Le elezioni non sono certo terminate in un clima sereno, anche se tra le prime parole da eletta la Sheinbaum ha sottolineato che: “Il Messico ha dimostrato che è un paese democratico con elezioni pacifiche”. Dichiarazione singolare visto che nella giornata del voto ci sono stati diversi morti in seguito ad attacchi ai seggi elettorali. Il giorno precedente aveva perso la vita in una sparatoria anche un candidato comunale.
Vittime che sottolineano la situazione precaria della democrazia messicana e che riportano ad uno dei grandi problemi che dovrà affrontare la neo eletta Presidente: l’acuirsi della violenza di chi controlla il narcotraffico nel paese. Gli omicidi dei giorni scorsi si aggiungono al gravissimo incidente avvenuto 10 giorni fa che ha portato alla morte di 9 persone a causa del crollo del palco durante il comizio elettorale di Lorenia Canavati, candidata a sindaco di San Pedro per il Movimiento Ciudadano. Sul palco al momento del crollo era presente anche il candidato presidenziale Jorge Álvarez Máynez fermatosi di poco sopra al 10% delle preferenze.