Non occuparti della politica, e la politica si occuperà di te.
Sì, perché, comunque andrà, dal 10 giugno al Parlamento europeo siederanno 76 parlamentari scelti dagli elettori italiani. 76 europarlamentari che avranno la possibilità di influenzare le scelte, di interrogare e mettere la pulce nell’orecchio negli affari più delicati.
Saranno 76, ma tutto sta nel capire se ci sarà un omogeneità di partito o meno. Se ci sarà più gente che vorrà sostenere la politica europea sul green, o per esempio sull’invio di armi all’Ucraina. Oppure se ci sarà qualcuno a opporsi: il destino di tutto ciò è in mano al voto del popolo. Per quanto possa essere stanco e deluso, solo il popolo potrà avere una possibilità di portare il proprio interesse in alto.
Questo è l’appello in diretta dell’onorevole Sergio Berlato a pochi giorni dal voto dell’8 e del 9 giugno per le elezioni europee.
“Non c’è il ‘non andiamo a votare così annulliamo le elezioni’.
Che vada a votare il 100% o il 20%, l’Italia eleggerà 76 deputati che per 5 anni decideranno il nostro destino.
Così danneggiamo solo noi stessi, perché in questo modo qualcun altro manderà i propri rappresentanti in rappresentanza del potere e quindi ci ritroveremo 76 deputati che magari quando si tratta di combattere per garantire a tutti verità e giustizia, invece, saranno lì a fare da zerbini al potere che magari li compensa lautamente per continuare a fare l’interesse del potere invece che dei cittadini.
Qualcuno spinge a non andare a votare perché in malafede, perché è del sistema.
Se non c’è nessuno di noi ad alzare lì i siparietti e a costringerli a dover giustificare il loro comportamento, continueremo a essere vittime di un pensiero dominante, che così diventerà pensiero unico“.