La tragica vicenda del 31enne Satnam Singh è l’ennesimo episodio di inumanità che ha scosso il nostro paese. Il bracciante indiano è morto per dissanguamento, dopo che il suo braccio è stato amputato da un macchinario agricolo. L’incidente si è verificato mentre il 31enne stava lavorando nei campi in provincia di Latina. Invece di soccorrerlo, il padrone della proprietà ha gettato il lavoratore sul ciglio della sua abitazione insieme al suo braccio. Satnam sarebbe potuto essere salvato se i soccorsi fossero arrivati in tempo. Le dichiarazioni rilasciate da sua moglie Sony sono agghiaccianti: “Ho visto l’incidente, ho implorato il padrone di portarlo in ospedale ma ha messo davanti a tutto la sua azienda agricola. Il padrone ha preso i nostri telefoni per evitare che si venisse a sapere delle condizioni in cui lavoriamo.
Poi ci ha messi sul furgone togliendoci la possibilità anche di chiamare i soccorsi”. Il “padrone” ha scelto di mettere a repentaglio una vita umana per non farsi scalfire la reputazione. Una vicenda deplorevole che ora arriva anche in politica. Il ministero del Lavoro ha indetto un incontro tra la titolare del dicastero, Elvira Calderone, il ministro per l’agricoltura Francesco Lollobrigida e le rappresentanze sindacali dei soggetti pubblici competenti. “Sono atti disumani che non appartengono al popolo italiano, e mi auguro che questa barbarie venga duramente punita” ha dichiarato Meloni, aprendo la riunione del Cdm nella giornata di ieri.
Siamo arrivati a punto di non ritorno
Le condizioni in cui ancora oggi nel 2024, alcuni immigrati sono costretti a lavorare sono deplorevoli e disumane. Una situazione che non accenna a cambiare, considerando che alla base c’è una scarsa considerazione per la vita umana e per il valore che attribuito ad essa. “Non solo c’è la perdita totale del messaggio cristiano“ commenta il Vicedirettore de La Verità Francesco Borgonovo “ma anche un pensiero unico che aiuta la creazione di un esercito industriale di riserva di persone che fanno gli schiavi nei campi”.
Il dettaglio più grottesco e agghiacciante, precisa l’attivista Giorgio Bozzo, è che il braccio reciso della vittima è stato messo in una cassetta della frutta e il mancato soccorso di Satnam. “Qui è una situazione banalmente di avidità. Da parte di qualcuno che non guarda le persone come esseri umani, ma come strumenti per potersi arricchire, con la volontà di sfruttare gli altri. Siamo arrivati a un punto di disumanizzazione totale che mi spaventa” commenta Bozzo. “Mi domando perché dobbiamo toccare questo tema, solo quando avviene la morte di una persona. Perché non c’è un intervento concreto dello Stato?”
“Quando si tratta una persona così si sono persi completamente i valori cristiani e i valori umani, si parte da una aridità anche valoriale, devastante” afferma l’Avvocato Simone Pillon “Quello che a me sconvolge è che ci sia ancora chi teorizza e anzi impone, che in Italia possa entrare chiunque senza nessun tipo di controllo. Chi entra deve essere autorizzato, non possiamo continuare a dare spazio ai trafficanti di uomini, allo sfruttamento delle donne sui marciapiedi e degli uomini nei campi.
Non posso che ricordare che l’unico che veramente aveva fermato questo traffico è Matteo Salvini, che nel 2020, con processi penali che ancora lo vedono in protagonista, aveva davvero fermato l’immigrazione clandestina. Si era tirato addosso l’odio di tutte le ONG, ma li aveva fermati. Io credo che finché non avremo un controllo serio dell’immigrazione clandestina, vicende come quelle che hanno visto protagonista Singh, si ripeteranno”