“Se il Presidente pensa davvero che la sovranità sia dell’Ue invece dell’Italia, per coerenza dovrebbe dimettersi, perché la sua funzione non avrebbe più senso“. Questa dichiarazione di Claudio Borghi, senatore della Lega e candidato alle europee, ha scatenato la bufera.
In difesa del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e in attacco di Borghi si sono mobilitati in tanti: l’offensiva è stata ritenuta troppo grave, indecorosa. Soprattutto perché in occasione della festa della Repubblica. E’ stata giudicata tanto grave da far emergere la richiesta di “prendere le distanze”. Così Elly Schlen ha chiesto a Giorgia Meloni di intervenire: “Gravissimo l’attacco che è arrivato dalla Lega. Vorrei che la premier si esprimesse e prendesse le distanze da quell’attacco“.
Borghi non si smuove invece: “Il nostro esimio, fantastico, insostituibile, sommo mi verrebbe da dire presidente della Repubblica, abbiamo scoperto in questi giorni che si è trasformato nel ruolo lasciato vacante da Bergoglio. Essì, perché io ero rimasto che quello infallibile, e che quindi come tale dice cose giuste per definizione, fosse il Papa. Dato che evidentemente così non è, perché recentemente abbiamo visto che questo dogma dell’infallibilità del Pontefice pare non vada più di moda, l’hanno sostituto col presidente della Repubblica“. Così riporta AdnKronos le parole del diretto interessato ai microfoni di Radio Libertà.
Savino Balzano le ha commentate in diretta da Francesco Borgonovo.
“Hanno criticato le parole di Claudio Borghi, ma fondamentalmente non ho sentito un solo argomento che non fosse ‘Indegno criticare il Presidente della Repubblica! Poi il 2 giugno!”. Ma che razza di argomento è? Un argomento risibile di per sé, non è un argomento, è una postura quasi assiomatica per cui il Presidente della Repubblica prima di tutto non si critica, figuriamoci il 2 giugno: come insultare la nonna il giorno del suo compleanno“.
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