Nel tardo pomeriggio di ieri Igor Tudor ha rassegnato le dimissioni da tecnico della Lazio. La crisi tra l’allenatore croato e la società biancoceleste era iniziata nell’ultimo mese di campionato. Non tanto per i risultati conseguiti che sono anzi stati ottimi, quanto per le divergenze sul mercato e le insoddisfazioni dei giocatori nei confronti di Tudor. In effetti il tecnico aveva un pugno un po troppo di ferro, tanto da far nascere diversi dissapori all’interno dello spogliatoio. Molti giocatori avevano manifestato l’intenzione di lasciare la squadra. Tudor voleva una rosa adatta a giocare al suo tipo di calcio e con i suoi metodi.
Intanto la Lazio aspetta l’arrivo del nuovo allenatore, la speranza è che possa essere più flessibile. L’ex allenatore del Verona Marco Baroni è al momento in pole position per succedere al tecnico croato. Una scelta che non fa impazzire la tifoseria, ma che secondo il giornalista Furio Focolari si può definire conservativa. “E’ un allenatore che ha accettato tutti i cambi che gli hanno fatto fare ed è un allenatore che costa poco. Ha fatto un ottimo lavoro con il Verona”.
“E’ una scelta fortunata e la migliore possibile tra gli auspici. Perché la Lazio ha vinto due scudetti con due allenatori che sono stati ex romanisti. Il pregiudizio laziale cerchiamo di evitarlo” commenta il Vice Direttore del Messaggero Alvaro Moretti.
Il giornalista Stefano Agresti ritiene che Baroni abbia dimostrato di essere molto aziendalista, e al giorno d’oggi nel calcio conta moltissimo. “Perché spesso i club non hanno la possibilità economica di accontentare gli allenatori: per una questione di bilancio. Penso che Baroni possa fare bene alla società. Non si sa vendere bene ma l’importante è quello che riesce a fare in campo”.