Le elezioni europee hanno visto il consolidamento della leadership di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia in generale. Il primo partito italiano è saldamente al primo posto nelle preferenze dei cittadini, in una Europa dove la Destra cresce. Marine Le Pen in Francia ha doppiato i consensi del Presidente Macròn che è stato costretto a sciogliere il Parlamento e a indire nuove elezioni. Lo spostamento a Destra nella ripartizione dei seggi del Parlamento Europeo c’è stato, anche se i partiti storici resistono. Il caso Italia però rimane esemplificativo.
Lo scenario che restituiscono i dati raccolti dopo il voto per le elezioni europee è analizzato da Gabriele Guzzi, ospite di Francesco Borgonovo: “Sicuramente la Destra in Europa oggi riesce a farsi percepire come diversa rispetto all’ordine di Bruxelles. Se andiamo a guardare nella sostanza, questo vale sia per Giorgia Meloni che per Marine Le Pen. C’è stata una inversione abbastanza omologante di queste aree di estrema destra. C’è stata una trasformazione per la Destra estrema utile per potersi accreditare con Bruxelles e soprattutto con Washington si sono allineate sull’euro e sulle posizioni belliciste della Nato. Adesso l’estrema Destra è una variante dello stesso ordine politico, con la differenza che ottiene consenso. La Meloni oggi è Mario Draghi, ma con il consenso. Quindi è molto funzionale ad alcuni desiderata”.