Nel 2018, durante le trattative per il governo giallo-verde in Italia, cioè Lega 5 Stelle, uno dei peggiori governi che si ricordi nella storia repubblicana, peggiore soltanto fu il successivo, il governo Conte II, il commissario al bilancio dell’Unione Europea, Oettinger, dichiarò: “i mercati insegneranno agli italiani a votare per la cosa giusta”.
Sei anni dopo, arrivò un simile ammonimento da parte del ministro delle finanze francese, certo Bruno Le Maire. In un discorso nel suo collegio elettorale, o meglio ex collegio elettorale, Le Maire avvertì che la vittoria di Marine Le Pen alle successive elezioni avrebbe potuto causare una crisi finanziaria come quella che era avvenuta in precedenza altre volte. Il ministro francese delle finanze sostiene che il programma di un avversario politico basato su dei tagli fiscali e riduzione dell’età pensionabile, costerebbe decine di miliardi e scatenerebbe il panico sui mercati già in subbuglio. Non bisogna irritare i mercati e bisogna quindi pagare più tasse e andare in pensione dopo. Questo è il parere del ministro francese.
Insomma, il problema è che le sue parole hanno avuto un forte impatto. Il rendimento del decennale francese è salito del 3,30%, lo spread verso il Bund a 65 punti. Vi risparmio i dettagli tecnici. La smentita di Emmanuel Macron ha parzialmente invertito il trend. Insomma, in quel contesto i dati americani hanno mostrato una inflazione in lieve decelerazione aumentando la probabilità di un taglio dei tassi. Questo ha rafforzato l’euro, fermato le vendite dei titoli francesi, inclusi Bund e BTP italiani.
Che cosa hanno capito i mercati? I mercati hanno capito che la Lagarde, cioè la presidente della BCE, è paralizzata, è incapace di agire senza la Fed, che è la banca centrale americana, lasciando quindi la banca centrale europea su di un percorso restrittivo, cattivo, feroce, sadico nei confronti delle imprese e delle famiglie che non lascia spazio alla nostra economia.