Risale al 2011 la lettera firmata da Jean Claude Trichet e Mario Draghi inviata al governo italiano.
Il contenuto? Una serie di misure restrittive che spaziavano dalla riduzione dei salari alla riforma del sistema pensionistico, fino a massicce privatizzazioni.
C’è l’esigenza di riformare ulteriormente il sistema di contrattazione salariale collettiva, permettendo accordi al livello d’impresa in modo da ritagliare i salari e le condizioni di lavoro” o “bisogna intervenire ulteriormente nel sistema pensionistico, rendendo più rigorosi i criteri di idoneità per le pensioni di anzianità” per citare soltanto due dei provvedimenti estremamente restrittivi proposti dalla BCE al governo italiano, con la sottoscrizione del binomio Trichet-Draghi.