“La gente è scioccata dallo scoprire che già da qualche mese Giancarlo Giorgetti guadagna in segreto somme mostruose tramite questo progetto che è volto in primis alle persone normali“. L’espressione è suggestiva e poetica, citando ironicamente Giorgio Gaber.
Ma le parole sopracitate messe in bocca a Enrico Mentana sono opera di sistemi programmabili, o anche dette le famose “intelligenze” artificiali. Nel 2024 l’opera di un qualsiasi programmatore (ma anche no) può inventare discorsi dal nulla e farli letteralmente recitare da un programma che può replicare qualsiasi scena. Anche un telegiornale. Poi il passo avanti, il confine valicato. E fu così che da semplice e lecito passatempo, l’intelligenza artificiale passa a sponsorizzare vere e proprie truffe. Questo tramite la tecnologia che tutto può e tutto fa.
E allora è così che un video falso ma quasi indistinguibile dalla realtà finisce per diventare l’esca perfetta per i più distratti.
“Elon Musk ha regalato a tutti gli italiani questa app che autonomamente, senza intervento umano, effettua transazioni sul mercato azionario con un tasso di successo del 95%. In questo modo Elon pianifica di iniziare la battaglia globale contro la povertà e il primo paese in cui l’app comincerà a generare profitti è l’Italia“, (guarda caso). E quale persona più efficace di un ministro se lo scopo è quello di far credere di star vendendo un prodotto affidabile? La riproduzione falsa di Mentana intervista la riproduzione falsa di Giorgetti, che racconta la sua incredibile testimonianza. “Già da qualche mese – dice la figura falsa di Giorgetti – io e alcuni conoscenti stretti otteniamo guadagni grazie a questa applicazione direttamente dai nostri telefoni. Ma vi giuro, era stato deciso così già all’inizio. Dovevamo controllare tutto nel dettaglio perché moralmente non potevamo permetterci di rischiare sulla pelle dei cittadini“.
Cosa non torna? Il video manipolato è facilmente reperibile su quasi tutti i social: incapparci è incredibilmente semplice.
E talvolta anche con una scritta sotto che dice “sponsorizzato”, indicando che si tratta di uno spazio pubblicitario pagato alla piattaforma.
E infine, come si chiede Fabio Duranti: perché nessuno lo ha ancora rimosso, o anche solo etichettato come falso come invece succede spesso anche ad articoli d’informazione?
Alberto Contri e Giovanni Frajese provano a rispondere in diretta a Un Giorno Speciale.
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