Gli undici di Spalletti si giocano il tutto e per tutto. Contro la Croazia di Modric, la Nazionale non può sbagliare: servirà almeno un pareggio per assicurarsi il passaggio agli ottavi di finale. Dopo la brutta cantonata presa contro le Furie Rosse, dagli Azzurri ci si aspetta una reazione forte, una presa d’orgoglio che permetta a tutti di dimenticare la prestazione nettamente insufficiente portata in scena a Gelsenkirchen.
Dalle probabili formazioni trapelate nelle ultime ore, il cambio di Spalletti sarebbe radicale. Fuori Di Marco per infortunio, dentro Darmian sulla fascia sinistra, Cristante prende il posto di Pellegrini e Cambiaso sostituisce Frattesi. Tra i possibili switch, il più clamoroso sarebbe quello che vede coinvolto Gianluca Scamacca. Spalletti, infatti, potrebbe preferire l’italo-argentino al bomber di casa Atalanta che non ha brillato nelle prime due partite.
Secondo Andrea Di Caro, vicedirettore della Gazzetta dello Sport, l’Italia di Luciano Spalletti ha bisogno di trovare una sua identità e la sfida contro la Croazia potrebbe essere l’occasione giusta: “Bisogna capire cosa rappresenta l’Italia, chi sono gli uomini, qual è il modulo e la strategia. Spalletti non si sta concentrando solo sulla qualificazione, ma anche su cosa può diventare questa Italia. Dobbiamo capire se mantenere il gioco che Spalletti ha in mente, anche se potrebbe non adattarsi perfettamente alle qualità dei nostri giocatori, o ritrovare le vecchie qualità che ci rendono competitivi. Le idee di Spalletti sono giuste, moderne e innovative, ma le idee camminano sulle gambe degli uomini, e quelle degli azzurri non sono straordinarie, bisogna riconoscerlo“