“Com’è possibile che negli Stati Uniti si combattono il potere due persone che con il potere non dovrebbero avere più nulla a che fare? Com’è possibile che in Europa tengono banco sempre i soliti nomi come Von Der Leyen o Draghi? Insomma, mi chiedo in definitiva, com’è possibile che non riusciamo a trovare persone competenti, intelligenti, persone per bene che riescano finalmente a governare i nostri territori come si deve? Non sembra che ci sia una lobby chiusa e che entrarci sia impossibile?“
Apre con questa domanda Fabio Duranti a una riflessione che sarebbe molto più ampia di qualsiasi altra sull’attuale situazione politica del nostro beneamato Occidente. I nomi sono sempre gli stessi, gli errori anche.
Diego Fusaro ha sintetizzato ai microfoni di ‘Punto e Accapo‘ una risposta che guarda oltre i nostri confini e sceglie come paradigma realtà ben più consolidate di quelle Europee: “In Occidente non ci sono più grandi leader perché non vengono fatti emergere. I politici che vengono resi visibili sono selezionati e funzionali all’ordine dominante; sono per lo più influencer, semplici maggiordomi, che si distinguono solo per il colore della loro livrea. Sono maggiordomi che eseguono ordini e quindi poco cambia se siano Macron, Sanchez, Scholz o altri. Per non parlare dei nuovi eletti al Parlamento europeo. Se vogliamo citare una persona di cui non condivido nulla, Margaret Thatcher definì il Parlamento europeo come il “Parlamento di Topolino” (Mickey Mouse Parliament), e infatti ora, con tutti i personaggi che ne fanno parte, lo è più che mai. Quindi, direi che questo è il punto: i politici in Occidente non contano nulla perché sono semplici esecutori degli ordini della classe capitalistica transnazionale.
Diverso è il discorso per il mondo non occidentale, dove effettivamente riscontriamo la presenza di leader politici di una certa statura, indipendentemente dal fatto che si possa condividere o meno la loro linea. Penso a Xi Jinping in Cina, indubbiamente un leader preparato, con una visione chiara del mondo. Oppure a Putin in Russia, un politico di cui si può condividere o meno la posizione, ma che è indubbiamente un leader politico preparato e con una visione chiara“.