Vladimir Putin, Presidente della federazione russa fa sapere ora, senza perifrasi edulcoranti, che se la Nato continua su questa strada bellica e di provocazione continua, ebbene essa va incontro alla guerra mondiale. Due considerazioni si pongono allora come necessarie e ineludibili. In primo luogo, la Russia non intende in alcun modo genuflettersi alla volgare e inqualificabile politica imperialistica dell’Occidente liberal-atlantista. Occidente liberal-atlantista che da anni seguita a provocare senza ritegno la Russia e a espandersi senza limiti nei territori che un tempo furono di pertinenza dell’Unione sovietica. Putin segnala di fatto che egli non è un fantoccio risibile e inqualificabile come Gorbaciov, colui che posava per Pizza Hut, o come Yeltsin, che era pronto a svendere la Russia agli americani e che rotolava ubriaco di vodka sotto i tavoli.
Putin fa anzi sapere che è pronto a tutto pur di difendersi e pur di difendere la Russia dalla barbarie dell’imperialismo e della civiltà del nichilismo a stelle strisce. In secondo luogo, non deve sfuggire, come si è cambiata in questi giorni, la narrazione della Nato e dell’Occidente, che adesso parlano apertamente non più di difesa dell’Ucraina, ma di necessario attacco contro la Russia. Insomma, possiamo ben dire che la Nato ha gettato la propria vile maschera e apertamente rivela ciò che da subito dicemmo e che forse all’inizio non era chiaro a tutti, ma ora dovrebbe esserlo senza più alcun dubbio.
Questa non è la guerra tra Ucraina e Russia, essendo invece la guerra che l’Occidente a trazione atlantista ha dichiarato alla Russia cerchiandola gradualmente e utilizzando Zelensky, attore nato con la N maiuscola e la stessa Ucraina, alla stregua di un bastone contro la Russia. Detto altrimenti, la civiltà dell’hamburger ha utilizzato l’Ucraina del guitto Zelenskyi semplicemente come casus belli per poter giustificare e porre in essere la propria preordinata guerra contro la Russia, colpevole di non genuflettersi all’imperialismo a stelle e strisce e di far valere la possibilità di un mondo multipolare sottratto al monopolarismo Washingtoniano.
Ma la Russia, Putin l’ha detto chiaramente, non intende piegarsi né accettare oltre la volgare politica imperialistica della civiltà del nulla stelle e strisce. Il fatto che ora Putin menzioni apertamente la possibilità della guerra mondiale deve essere, a nostro giudizio, letto in questa cornice ermeneutica. Come a dire, se voi continuate, ebbene, sappiate che noi non ci piegheremo ugualmente e, anzi, così facendo, andate incontro alla guerra mondiale, da che incontrerete la nostra fermissima opposizione. Possiamo ben dire che questa possibile guerra mondiale, che già si respira a ogni latitudine, non è altro se non uno sviluppo dell’odierna Quarta Guerra Mondiale, la quale, come diceva Costanzo Preve, è successiva alla Terza Guerra Mondiale ed è la Guerra Fredda. Questa si caratterizza per essere la guerra che l’imperialismo statunitense conduce contro tutti quegli stati che non si pieghino e non si subordino al dominio della civiltà dell’hamburger. Ecco perché Russia e Cina sono i due principali nemici oggi della civiltà a stelle strisce, proprio perché resistono e perché fanno valere la possibilità di un mondo multipolare resistente all’imperialismo e alla libido dominandi della civiltà a stelle strisce.