Vince con pieno merito la Spagna, anche se di misura e a causa di un autogol. L’uno a zero finale non restituisce l’immagine di un match a senso unico, dominato dalle furie rosse, con l’Italia ad incassare colpi per 90 minuti. La distanza di valori in campo si è vista chiaramente, e nei titolari, e nei cambi messi in campo dai due tecnici. La Spagna si prende il primo posto nel girone, l’Italia si giocherà la qualificazione con la Croazia. Servirà un altro atteggiamento, ma il bisogno più impellente è quello di trovare soluzioni tattiche per aumentare la qualità di gioco oggi inesistente. Senza Donnarumma e i molti errori degli spagnoli il risultato sarebbe stato rotondo e netto tanto quanto raccontano le altre statistiche della partita.
Il primo tempo è segnato dal dominio spagnolo. Le furie rosse non lasciano mai la metà campo italiana rendendosi molto pericolosi già dopo 80 secondi quando serve un miracolo di Donnarumma su Pedri per non replicare l’inizio shock visto con l’Albania. Al terzo minuto Bastoni sbaglia e regala un’altra occasione d’oro alla Spagna. Al minuto nove Nico Williams è lasciato da solo in area e sbaglia un gol clamoroso di testa. La Spagna è padrona del palleggio e del gioco, l’Italia prova a ripartire ma Scamacca è troppo lento nelle scelte per impensierire la difesa spagnola. Le occasioni per la gli spagnoli arrivano a intervalli regolari: Fabian Ruiz al 20esimo da 30 metri fa partire un tiro potentissimo, serve un altro miracolo di Donnarumma. La maggior parte dei pericoli arrivano da sinistra con Nico Williams che vince tutti i duelli con Di Lorenzo.
L’Italia porta a termine il primo contropiede al minuto 46, con Chiesa che chiude male una buona azione con un tiro alle stelle. Nel secondo tempo Spalletti cambia, entrano Cambiaso e Cristante per Jorginho e Frattesi. La situazione degli azzurri se possibile peggiora. Cristante viene ammonito dopo 20 secondi, la Spagna alza ulteriormente la linea del dominio, con gli azzurri che con difficoltà escono dall’area di rigore. Il punteggio rimane sullo 0 a 0 solo per colpa dell0imprecisione degli spagnoli che sprecano ancora occasioni enormi con Rodri e Pedri. Alla fine la butta dentro nella propria porta Calafiori, che si trova addosso l’ennesima parata di Donnarumma su colpo di testa di Morata. Il resto del secondo tempo è tutto della SPagna, a parte qualche sortita di Zaccagni entrato per tentare la rimonta con Retegui e, successivamente Raspadori.
Le soluzioni di Spalletti sembrano del tutto inefficaci, i 5 cambi portano ancora una traversa colpita dagli spagnoli che continuano a controllare. La Spagna è più forte, vince con pieno merito e si prende la qualificazione da prima nel girone. Ora l’Italia deve concentrarsi per la prossima, con un avversario alla portata. Starà al Ct trovare soluzioni in caso di passaggio del turno, per accorciare la distanza tra questa Italia e le altre grandi d’Europa.