Donnarumma 8,5
Non può allontanare la sconfitta, nemmeno lui; però se non andiamo a casa del tutto umiliati nel risultato (si può discutere) il merito è ancora una volta dei suoi capolavori all’interno dello specchio di porta.

Di Lorenzo 5
Preso in mezzo in occasione dell’azione preparatoria al raddoppio elvetico e non solo; però l’Italia odierna è un mostruoso, avvilente concorso di colpa tattico, tecnico, caratteriale. A volte viene pure ignorato quando cerca la proiezione offensiva sul suo lato. Prestazione anonima, con troppi spifferi quando gli svizzeri alzano il ritmo.

Mancini 4,5
Colpevole perché troppo sorpreso in occasione del primo gol svizzero, poi sempre più nervoso, anche perché ammonito; comincia poi a commettere errori non da lui in fase di appoggio.

Bastoni 5
Non stava bene, ha stretto i denti, ha cercato perlomeno di non smarrire il posizionamento; quando il fortino viene giù paga anche lui a livello di posizionamento.

Darmian 5
Cerca di puntellare il suo lato con un minimo di diligenza tattica, ma anche lui finisce nel gorgo del nulla cosmico che l’Italia produce a livello offensivo.

Cristante 4,5
Non abbiamo riconosciuto quasi nulla del meglio delle sue attitudini, tanto per aver consegnato i tempi di gioco agli svizzeri quantp per aver gestito il pallone troppo spesso con titubanza.

Barella 5
Pregiudicato sin dai primi minuti dal dolore provocatogli da uno scontro di gioco, cerca di trascinarsi oltre la soglia della sofferenza. Inevitabilmente preso in mezzo anche lui dal torello degli svizzeri.

Fagioli 6
A tratti potrebbe suggerire la sensazione di essere più bello che utile, in realtà la sua lucidità in fase di impostazione meriterebbe movimenti sensati da parte di quelli che gli girano attorno.

Chiesa 6
Qualche tentativo di accensione in un mare di frustrazione dovuta al fatto di essere innescato troppo poco e male per i movimenti che tenta di suggerire. Perlomeno ci mette, spesso con iniziative solitarie, tutto ciò che ha.

Scamacca 5
Non pervenuto nel primo tempo, qualche segno di vita nel secondo, quando – guarda caso – Spalletti gli offre quel po’ di compagnia con Retegui.

El Shaarawy 4,5
Prestazione di totale anonimato, né carne né pesce sul lato sinistro.

Zaccagni 6
Entra con un minimo di intenzione a produrre superiorità saltando l’uomo, perlomeno si vede qualche dribbling.

Retegui 6
Entra producendo movimento e un paio di sponde all’appuntamento con le quali non si presenta nessuno.

Cambiaso 5,5
Compitino, quando non serve già più.

Pellegrini 5
Entra partecipando al piccolo trotto dei compagni.

Frattesi NG

Spalletti 4
In quattro partite, sempre un’Italia in cerca d’autore. Lui non è stato in grado di scrivere un copione e nemmeno un canovaccio, sempre con Gigio Donnarumma migliore in campo, il che è la peggiore delle aggravanti. Lascia, inoltre, anche la sensazione di aver scelto le formazioni titolari spesso anche per rispondere alla stampa.

Paolo Marcacci