Al centro dell’agenda mediale odierna due sono i grandi temi a livello politico: in ambito nazionale l’autonomia differenziale, in ambito internazionale la campagna elettorale statunitense. Su questo secondo tema Stefano Molinari in diretta a “Lavori in Corso” ha chiesto al Direttore de “Il Riformista” Velardi un parere sulla campagna elettorale di Biden e Trump:
“Noi diciamo la principale democrazia dell’Occidente, quella che sempre è stata un faro, un riferimento per tutti noi, è nelle mani di due persone molto avanti con gli anni e che non sembrerebbero brillare proprio per lucidità. È abbastanza impressionante. La comunicazione oggi, è evidente che più ha un impatto immediato, forte, violento, più naturalmente risulta di successo, c’è poco da fare”.
Sul ddl Calderoli che riguarda l’autonomia differenziale la domanda di Stefano Molinari è retorica: “Ti sei domandato se la condizione del Sud oggi o ieri, che ancora non c’era in vigore il disegno di legge, fosse buona o non fosse buona?”.
Velardi: “A proposito della realtà e della comunicazione, proviamo a partire dalla realtà. Io ci vivo nel Mezzogiorno, vivo a Napoli. E’ una bella zona di Napoli, non mi lamento, però vogliamo dire che nel sud si vive meglio che al nord? Vogliamo dire che i servizi essenziali, la sanità, i trasporti, la burocrazia, le infrastrutture del sud sono paragonabili a quelle del nord? Che la formazione al sud sia adeguata come quella del nord? Che i livelli di reddito… No, non è così. C’è il dato di fatto che dal sud quelli bravi vanno via. Questa è la verità. Ora, senza la famigerata autonomia differenziata. Allora, che succederà con l’autonomia differenziata? Andranno peggio le cose? Mi pare difficile”.