Becchi sull’attentato a Trump ▷ “Qui tre giorni prima si parlava di ‘nemico da battere'”

Donald Trump, 45esimo Presidente degli Stati Uniti, ha rischiato di diventare l’ennesima triste pagina di storia.
Ha rischiato di diventare l’ennesimo importante personaggio politico ucciso da una pallottola nell’ambito di un periodo crocevia dell’epoca.
Sabato in Pennsylvania, a Butler, durante una convention il tycoon è stato ferito da un colpo di AR-15. La pallottola ha preso miracolosamente solo l’orecchio del candidato repubblicano, che se non avesse mosso la testa pochi millisecondi prima l’impatto, avrebbe avuto la peggio. L’attentato ha prodotto due feriti e un morto. L’attentatore? Un ventenne poi ucciso dagli agenti, che diceva di odiare Trump e i repubblicani. Il mondo della politica tutto esprime solidarietà a Trump. Tuttavia, sostiene il professor Paolo Becchi in diretta, i toni non sarebbero stati ugualmente gentili prima dell’accaduto.

L’intervento integrale da Stefano Molinari.