Il super yacht di Mark Zuckerberg è sbarcato nel bel paese in tutta la sua maestosità e in barba alle politiche green, al porto di Castellammare di Stabia. La quantità esorbitante di turisti che si sono precipitati per vederlo non si contano sulle dita di un mano. Tanto che Luisa Del Sorbo (dirigente di Stabia Main Port) lo ha definito un vero e proprio “pellegrinaggio”. Lo yacht vanta 118 metri di lunghezza, 13 cabine extralusso, un campo da basket, una sala cinema e persino una pista d’atterraggio per elicotteri. Launchpad, questo è il nome della barca, può ospitare 24 persone e 48 membri dell’equipaggio. Un investimento che è costato all’imprenditore americano ben 300 milioni di dollari.
Poco male per Zuckerberg, che può contare su un patrimonio di 137,7 miliardi di dollari. Ma se lo yacht vale centinaia di milioni, anche conservarlo può costare una fortuna. I costi di mantenimento annuali possono variare ma includono tipicamente carburante, equipaggio, ormeggio, manutenzione, assicurazione e altre spese operative. Il costo annuale per mantenere uno yacht di 118 metri come quello di Zuckerberg potrebbe aggirarsi intorno ai 35,5 milioni di dollari. Questi tipi di superyacht non hanno solo un prezzo esorbitante, ma consumano anche una quantità esagerata di carburante, contribuendo all’inquinamento dei mari.
Dovremmo preoccuparci di questo e di ogni azione che porti a velocizzare contaminazione e distruzione dell’ecosistema.
Quanto carburante consuma Launchpad?
Lo yacht di Mark è un vero e proprio colosso che si erge sul mare, potrebbe avere un consumo di carburante giornaliero considerevolmente significativo. Sebbene non ci siano dati specifici pubblicamente disponibili da prendere in considerazione, potremmo fare una stima basata sui dati noti per yacht di dimensioni e valori simili.
Gli yacht di lusso di questa categoria tipicamente consumano circa tra i 500 e i 1.000 litri di carburante per un’ora di navigazione a velocità di crociera. Per un’analisi approssimativa, consideriamo un consumo medio di 750 litri per ora. Se lo yacht naviga per 12 ore al dì a velocità di crociera, il consumo di carburante si aggirerà quindi intorno ai 9.000 litri al giorno. Ovviamente la velocità dello yacht e le condizioni di navigazione, ne influenzeranno il consumo, che a velocità massima sarà significativamente più alto.
Per poter ottenere una stima il più possibile esatta sulla quantità di carburante emesso e quindi di inquinamento prodotto, dovremmo sapere per quanti giorni lo yacht è in navigazione. Se supponiamo che Launchpad navighi per 100 giorni l’anno, il dato che otteniamo è di circa 900.000 litri di carburante. Mentre il dato che otteniamo per un anno sarà di 3.285.000 litri di carburante. Insomma, un dato a dir poco esorbitante. Adesso, non ci resterà che vedere per quanti giorni navigherà sui mari, lo yacht di Zuckerberg.
Altro che politiche green!
Esagerando, potremmo dire che percorrendo 100 km al giorno un auto a benzina consuma circa 7,5 litri, mentre un auto Diesel in media 6 litri. Questo significa che percorrendo 100 km per 100 giorni la macchina di una persona normale consumerà solo 750 litri di carburante. Se estendiamo la stima a un anno, scopriremo che in un anno un autista medio consumerà circa 2.737,5 litri di carburante. Pensate che per produrre la quantità di carbonio prodotto da Launchpad in 100 giorni, una macchina dovrebbe percorrere 100 km in 120.000 giorni, quindi in circa 329 anni. Mentre per consumare il carburante che produce questa barca per 12 ore al dì, una veicolo normale dovrebbe percorrere 100 km al giorno per circa 3 anni e mezzo. Delle cifre esorbitanti.
Se noi comuni mortali siamo costretti a sottostare ai controlli della ZTL e cambiare macchina in vista delle politiche green, in barba ai nostri risparmi, di fatto chi possiede un superyacht con un tasso di inquinamento 100 volte più elevato, rimane intoccabile. Se poi ci aggiungiamo anche, che Mr Meta ha finanziato nel 2022, ben 44 milioni alla ricerca sulla cattura della CO2, attraverso lo sviluppo delle nuove tecnologie, possiamo scorgere la poca coerenza. “Prima riduca il suo impatto” avevano infatti risposto gli ambientalisti. Se la matematica non è un’opinione, sicuramente ridurre le emissioni prodotte dai superyacht potrebbe essere già un buon inizio.