Un libro e un webinar: sono mesi di importanti novità per il dottor Giuseppe Di Bella. Le teorie di Luigi, suo padre, sono via via più dimostrabili con l’avanzare del tempo e dei dati. Grazie a contribuenti privati Di Bella continua la sua ricerca oncologica e antinfettiva: nel suo nuovo volume “Prevenzione antinfettiva e oncologica”, Di Bella condensa mezzo secolo di studi in campo antitumorale, ma anche suggerimenti in tema effetti avversi, un focus di estremo interesse per gli ultimi anni. La differenza rispetto a tutti gli altri approcci? La specificità: sono diversi i casi di terapia in base all’effetto avverso preso in esame.
Il direttore Ilario Di Giovambattista ha intervistato qui il dott. Di Bella.
50 anni di studi
Nel webinar di settembre, “io spiegherò i due aspetti più importanti della terapia. Nel libro ho cercato di renderli chiari, però in un dibattito diretto praticamente il discorso è questo: ormai è matematico, da un punto di vista scientifico, razionale e logico, nonché ovviamente etico, che la somatostatina e i prodotti che intervengono sulle mutazioni delle cellule hanno un effetto scientifico incontestabile, è una evidenza scientifica.
Nel libro l’ho documentato e questo libro sta uscendo con notevole ritardo anche perché, considerando anche eventuali contestazioni, opposizioni, c’è un capitolo nuovo. Richiede attenzione su elementi nuovi. E’ stato verificato, controllato fino all’esasperazione ogni particolare, ogni riscontro bibliografico.
Perciò quello che è matematico, e nell’occasione lo ribadisco, non è contestabile sul piano scientifico che la somatostatina o gli analoghi hanno un ruolo fondamentale nella terapia del tumore. Li possono usare da soli, li possono usare con altre terapie: migliorano notevolmente l’aspettativa di vita e la qualità di vita. C’è un dibattito aperto, possiamo dimostrare questo concetto, possiamo anche dimostrare che l’altro elemento fondamentale, ancora gravemente sottovalutato, di cui parleremo, chiederemo l’attenzione della comunità scientifica perché è un dibattito, senza polemiche, senza contestazioni, uno dei motivi per cui oggi l’oncologia per guarire un tumore lo deve operare.
Se fate una revisione della letteratura, tumori guariti senza operazioni non ce ne sono. Per quale motivo? Perché i loro effetti sono buoni, anche ottimi. Possono ridurre il numero delle cellule tumorali in maniera significativa.
Però questo tipo di effetto che ottengono, anche particolarmente brillante, ha una caratteristica: è temporaneo.
Per quale motivo le cure oncologiche hanno un effetto temporaneo? Perché la cellula tumorale cambia, si chiama mutabilità, nello stesso istante in cui cambia, seleziona e trattiene che cosa? La resistenza. Evade la terapia, diventa chemioresistente, radioresistente, immunoresistente”.
Parlando di malattie infettive
“Per quello che riguarda Covid, effetti avversi dei vaccini, ci sono degli elementi che ho cercato di portare con la massima chiarezza e soprattutto devono essere presi in considerazione dai colleghi perché qualsiasi ricetta va formulata da un medico in base all’esigenza. Allora, i vari tipi di complicazioni che ci possono essere vanno esaminati a fondo.
Ci sono buone probabilità di ridurre le sofferenze. Di risolvere determinati effetti degenerativi, i più importanti sono quelli degli eventi improvvisi, purtroppo qualche volta fatali a livello cardiocircolatorio. Io ho cercato di dare con la massima chiarezza quelli che sono gli elementi per intervenire su due punti critici, la circolazione del sangue, cioè la fluidità l’aggregazione piastrinica, da una parte, e il calibro dei vasi sanguigni.
Cercare di mettersi in difesa migliorando la circolazione, facendo anche tutta una serie di esami, tutta una serie di controlli, in maniera da adeguare il più possibile la terapia alla situazione del singolo individuo. Io ripeto sempre: il miracolo lo fa il Padre eterno, però qualche cosa si può fare con molta umiltà. Si studia la situazione, una serie di situazioni critiche si possono un pochino per volta recuperare, un pochino per volta risolvere, con gli stessi elementi che io ho riportato nella parte del libro della prevenzione anti-infettiva, che hanno anche il vantaggio di non avere tossicità nelle dosi terapeutiche”.