Nel Regno Unito le Elezioni si sono concluse con un’importante sconfitta della Destra e una vittoria schiacciante dei laburisti. Re Carlo ha nominato Primo Ministro Keir Starmer, mentre Sunak si è preso la responsabilità della sconfitta. “Ricostruiremo la Gran Bretagna, il Paese ha scelto il cambiamento” sono state queste le parole del neo Premier. Ai Laburisti sono andati 410 seggi contro i 131 dei conservatori di Sunak. Intanto il Segretario della NATO Jens Stoltenberg ha dichiarato che Il Regno Unito resterà un forte alleato della Nato anche sotto la guida del nuovo Premier. Secondo il Direttore del Giornale d’Italia Marco Antonellis, la sconfitta della destra è il riflesso dello stato d’animo di un Paese che con l’uscita dalla Brexit non è riuscito a guadagnare quello che sperava. Una Brexit voluta dal popolo britannico, ma che si è rivelata essere una delusione. “C’è molto in queste elezioni, del fallimento e della delusione degli inglesi per la Brexit” precisa Antonellis.
“Non c’è stata quella crescita economica, che si sperava con la Brexit”. Per il Regno Unito l’uscita dall’Unione Europea non si è rivelata essere un bene: ma è una sorte che può accomunare anche gli altri Paesi? La domanda è lecita, dopo il fallimento di un governo a cui non sembra aver giovato questa dipartita. “Quelle magnifiche sorti che in molti speravano uscendo dall’Europa, non ci sono state. E questo voto ne è la prova. Così come c’è delusione nei confronti di tutti i governi di destra, da Johnson a tutti gli altri che si sono succeduti proprio a partire dal glorioso momento della Brexit“.
L’Unione Europea
Secondo Antonellis i cittadini hanno percepito la delusione delle promesse mancate, dell’economia che non tira, e di tante altre piccole cose che hanno agevolato l’opposizione. Perché non esistono facili promesse e niente è gratis. Certo, di cose positive l’UE ne ha fatte: ha portato concorrenza in tanti settori come la telefonia o le automotive. Questa concorrenza ha consentito di abbassare i prezzi e i costi per i cittadini. Il punto, precisa Antonellis, è che il fallimento delle politiche del Regno Unito negli ultimi anni, non sono dipesi dalla dipartita dall’UE ma da un sistema di governo che non ha dato i suoi frutti.
“Stare dentro o fuori dall’UE non è garanzia di stare bene o male. Prima di tutto bisogna anche avere un buon governo. Se fosse bastato restare in Europa o uscirne, per risolvere i problemi di un paese, l’avremmo già fatto tutti quanti”. Un’Unione Europea che però secondo Antonellis deve migliorare, perché attualmente non è né carne né pesce, e agisce dominata da altre forze centrifughe. “L’Europa, non si sa più che cosa sia. E’ stretta tra tre grandi potenze. Se non si sveglia tra vent’anni finirà da una parte una colonia della Cina, poi degli Stati Uniti e anche colonia della Russia“.