Secondo turno delle elezioni in Francia: la gauche scavalca a sorpresa sia la formazione di Emmanuel Macron che l’RN di Marine Le Pen con 182 seggi contro i 168 di Ensamble e i 143 di Rassemblement National. Dagli exit poll emerge però un parlamento senza assolutezze: nessuno dei tre blocchi infatti ottiene la maggioranza di 289. In atto l’avvio al calendario per la creazione di una nuova Assemblea.
Anticipare le elezioni sembra essere stata una mossa vincente da parte del presidente Macron, Jean-Luc Mélenchon non tarda a prendere la parola “il nuovo Fronte Popolare deve governare, i francesi hanno respinto la soluzione peggiore”. Gabriel Attal, primo ministro uscente, ha invece annunciato le sue dimissioni che lo stesso Macron rifiuta apertamente. Le Pen, assieme al suo braccio destro Jordan Bardella, di fronte alla sconfitta non cede di un passo affermando che “La marea cresce, la nostra vittoria è solo rimandata”.
A seguito il popolo è sceso in piazza per festeggiare, alla Place de la République a Parigi l’eco fiero di ‘siamo tutti antifascisti’ si trasforma però in scontri e cariche tra i manifestanti e polizia. La miccia sembrerebbe essere esplosa dalla presenza di attivisti di destra in piazza contrari ai festeggiamenti. La polizia ha dovuto ricorrere all’uso di idranti per bloccare ulteriori scontri, i primi svolti all’ingresso di Avenue de la Rèpublique, Boulevard Voltaire e Bouvelard du Temple. Non sono mancati disordini anche a Marsiglia e Lione.
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