La BCE vuole imporre alle banche italiane di interrompere gli affari in Russia

Oggi ritorniamo a parlare di banche. Tra la banca Unicredito e la Banca Centrale Europea è scoppiato una sorta di vero e proprio conflitto legale. Infatti l’Eurotower, la banca centrale europea, ha chiesto alla banca italiana Unicredit di terminare le attività in Russia. Ma Unicredit ha resistito.

Dovete sapere che nel 2023 le operazioni in Russia hanno generato 890 milioni di utili, rappresentando l’8% dei profitti totali del gruppo Unicredit con oltre 3.000 dipendenti e 50 filiali. La difficoltà principale è l’assenza di acquirenti e la minaccia del governo russo di arrestare i manager oppure di espropriare tutto.

Insomma, l’amministratore delegato Andrea Orcel si trova oggi in una posizione piuttosto difficile perché è stretto tra l’ultimatum della BCE e le minacce di Putin. Per questo motivo Unicredit ha presentato un ricorso al Tribunale dell’Unione Europea per verificare la legalità dell’ordine della BCE, chiedendo anche la sospensione dell’ordine durante l’attesa della decisione che potrebbe richiedere molti mesi. La stampa ha presentato la vicenda in modo abbastanza edulcorato.

I giornali economici hanno detto che Unicredit chiede dei chiarimenti all’Unione Europea per gestire l’uscita dalla Russia, mentre la stampa internazionale, per esempio la Reuters e il Financial Times, hanno correttamente sottolineato che si tratta di una sfida e vera e propria ai poteri della BCE accusata di eccesso di potere.

Questa è una battaglia centrale per Unicredit che non vuole deludere i propri azionisti. Insomma quello a cui stiamo assistendo è un vero e proprio conflitto legale tra banche, una banca centrale e una grande banca.

Per questo io parlo di economia umanistica, perché non si parla più di economia, ma solo di finanza. Fateci caso, il mondo è dominato da leggi che riguardano la finanza e queste leggi della finanza, per esempio con la restrizione del credito minacciata attraverso gli ESG, che per molte piccole e medie imprese sono una tagliola di adempimenti burocratici, rischia di soffocare l’economia.

Ecco perché io chiamo questa rubrica Economia Umanistica, perché la mia attenzione come consulente, è alle piccole e medie imprese italiane. Buona Economia Umanistica.

Malvezzi Quotidiani – L’Economia Umanistica Spiegata bene con Valerio Malvezzi